Un cittadino di Cascina, città a guida leghista, ca va sans dire, dice che “può sopportare uno stupro da un italiano, da un immigrato no, all’immigrato gli spara”.
I tifosi laziali, in trasferta a Glasgow, sfilano per le strade facendo il saluto romano. Alcuni arresti, una presa per il culo micidiale da parte dei tifosi avversari (in foto) e partita persa.
“Questa ebrea di merda si chiama Liliana Segre, chiedetevi che cazzo a fatto per diventare senatrice a vita stipendiata da noi ed è pro invasione?”. “Hitler non ai fatto bene il tuo mestiere”. “Liliana Segre, ebrea, ti odio”.
Così, senza acca, senza senso. Questi sono alcuni messaggi che, quotidianamente, riceve Liliana Segre, senatrice a vita e sopravvissuta ai campi di concentramento.
Solo alcuni piccoli, ma enormi, esempi.
Non è la Mussolini, non è Salvini, non è la Meloni o Forza Nuova o CasaPound il problema.
Il problema siamo noi.
E siamo un enorme problema, per noi stessi e per gli altri.
A.G.