La minaccia fantasma

Caso Segre, Salvini a sorpresa non conferma l’incontro con la senatrice: “La vedrò più avanti”.

Poi aggiunge “In un paese civile non dovremmo rischiare né io né Segre. Mi è appena arrivato un altro proiettile”.

In punti sintetici.

– Tutte, ma proprio tutte le volte, che c’è una polemica intorno a lui, magicamente, riceve un proiettile. Altrettanto magicamente non c’è mai una denuncia.

– Lui, ovviamente, non rischia nulla. Se così fosse gli organi preposti avrebbero già assegnato una scorta. E sono molto generosi nel farlo visto che l’hanno data perfino a gente come Belpietro per un attentato che pare essersi inventato.

– Il paese civile che non è più è largamente diretta conseguenza della sua incessante campagna d’odio. Basti pensare ad un fatto accaduto di recente. Sul rogo de La Pecora Elettrica non ha speso mezza parola, eppure è avvenuto a Roma, città che lui vorrebbe governare. Ma dietro al rogo c’è la mafia o l’estrema destra. In entrambi i casi meglio per lui tacere, che sono serbatoio dei suoi voti.

– Non incontra più la Segre. Ennesima promessa annunciata ma disattesa. Che si somma a: accise, rimpatri, stop immigrazione, quote latte ai sardi, aiuti a terremotati, asili gratuiti, uscita Euro, abolizione legge Fornero, lotta alla mafia, abbassamento tasse, flat tax, chiarimenti su Savoini e chiarimenti a Report su Malofeev.

Non stupisce che Salvini si ripresenti ancora come un bugiardo incapace, fanfarone e pieno di false promesse.

Stupisce che ottenga ancora consenso. Alto consenso.

A.G.

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