Oggi, il santo
bevitore del Papeete, su Twitter, rilancia il tormentone di Bibbiano.
Nonostante la
smentita dei giudici aveva bisogno di qualcosa che nascondesse l’ineleggibilità
del sindaco leghista di Riace e dell’indagine per turbativa d’asta del sindaco
leghista di Gallarate. Gliene arrestano o indagano uno al giorno, ha bisogno di
diversivi.
Ancora, il nostro
meraviglioso dj Colica, all’ormai famosa intervista a Non è l’Arena, ha avuto
il fegato di dichiarare che lui “potrebbe stare a casa il sabato e la domenica,
ma va a lavorare”.
Il suo lavoro
sarebbe fare il senatore della repubblica italiana, ma, ahinoi, in senato non c’è
mai anche se lui dice di andarci 3 volte a settimane.
Alcuni dati: su
5378 votazioni è stato presente 237 volte. Non bisogna essere un matematico qui
per calcolare l’irrisoria percentuale di presenze. Ha il 4,41% di presenze, il
resto risulta “in missione”, come i Blues Brother, per conto di dio.
Questo cosa ci
dice? Che racconta frottole, bugie, mente, inganna in continuazione e nessuno
glielo fa notare.
Questo cosa
comporta? Comporta che lui sfrutta questa impunità. E non solo lui.
Uno studio molto
interessante ci mostra come si forma la coscienza politica degli utenti social.
Qui i dati di
utenti che condividono fake news dalle pagine dei politici (numero di
condivisioni di siti di disinformazione tratto dal più vasto studio
quantitativo mai realizzato in italia sui comportamenti dei follower dei
politici su Twitter, in cui vengono analizzati i siti web condivisi online dai
follower su Twitter di 8 personaggi politici di differenti schieramenti.
- Da
Salvini e siti a lui legati o correlati: 115.020 - Meloni:
100.460 - DiMaio:
52.410 - Conte
(legato ai 5s): 44.980 - Renzi:
14.510 - Zingaretti:
6.560
La Bestia, la
rete social della Meloni, anche se lei nega, la destra in generale è una delle più
grandi macchine di fake news della storia.
Il resto, sono
belle balle.
A.G.