Il luogo delle bestie

Si è già parlato diffusamente di quel disgraziato che, da docente di scuola superiore, ha minacciato via social i propri studenti, affinchè non partecipassero all’iniziativa locale delle Sardine.

Ma a noi de La Ttualità piace spaccare il capello in quattro, lo sapete bene voi che ci seguite, ecco quindi la nostra ulteriore analisi e dove ci porta a ragionare.

Il disgraziato di cui sopra pare sia stato sospeso, ma secondo me andrebbe interdetto dall’insegnamento, in quanto in poche righe ha potuto dimostrare ampiamente la propria inattitudine a ruoli didattici: nella sostanza ha minacciato dei minori (che alcune ore la settimana sono sotto sua tutela) affinchè non manifestassero un dissenso (legittimo) nei confronti di una parte politica (confronto democratico).

Lo sapete cosa ha detto, vera-veramente?

Ha detto “Voi studenti mi appartenete, dovete fare quello che dico io ed io, che sono un uomo gonfio di livore e di antagonismo, pretendo che una subcultura violenta e illegittima da decenni, che sento mia, sia il nuovo pilastro portante della vostra formazione, che deve essere di ubbidienza e sottomissione”.

Eccolo lì, l’italico maschio che tanto piaceva a LVI e tanto piace a Dj Grigliata.

Rielaboriamo il corpo del testo, mantenendo l’impianto, ma apportando alcune piccole modifiche: “Tu, donna, mi appartieni, devi fare quello che dico io ed io, che sono un uomo pieno di livore e gelosia, pretendo che una subcultura violenta e sessista, che sento mia, detti legge suoi tuoi comportamenti tutti, che devono essere di ubbidienza e sottomissione”.

Ongi tre giorni in Italia avviene un femminicidio, ma fotte sega.

Ogni giorno c’è un fanatico dell’ultradestra che farnetica di un nuovo ordine che secondo loro dovrebbe impadronirsi della penisola, che loro sì che lo sanno come deve andare il mondo.

La frequenza di tali atti immondi è dovuta ad un sostanziale, graduale, inesorabile sdoganamento della violenza con secondi fini da parte di tutto l’estabilishment sovranista, che a quanto pare ritiene valido impostare valori che tirano in ballo tutti i santi e compagnia bella, anche se veicolano messaggi di divisione, di disprezzo della diversità, di invidia carica d’odio anche nei confronti di chi non possiede più nulla, se non un’esistenza che molti parlamentari ed europarlamentari d’Europa vorrebbero annichilire.

Il disgraziato professore si giustifica, “chi mi conosce sa che non farei mai una cosa del genere”, ma l’hai fatta, l’hai fatta veramente, i dirigenti scolastici hanno dovuto rimuoverti dal tuo incarico, perchè dal giorno dopo avresti avuto a che fare con degli adolescenti che ti avrebbero temuto, perchè tu hai detto loro che hanno l’obbligo di pensarla come te, che li possiedi, che puoi esercitare su di loro un potere bieco ed insindacabile, da padrone.

Fai schifo, per questo sei stato rimosso.

Peccato non si possano rimuovere tanti uomini, padri, mariti, che come te fanno schifo e che, come tu hai voluto umiliare la libertà di pensiero dei tuoi studenti, umiliano quotidianamente donne, madri, figlie, sorelle.

Io vi disprezzo, tutti quanti, dal profondo me stesso, e non me lo toglierete.

D.M.

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