C’è uno strano
fenomeno negli italiani. Si sa che siamo un popolo di romantici e sognatori,
però l’innamoramento, che spesso sfocia nel fanatismo, per politici e
politicanti non è sano.
La nostra pagina è nata due anni fa, quando al governo c’era prima Renzi e poi Gentiloni e, come è nostra consuetudine, allora non ci andammo leggeri nei loro confronti, tentando di informare sulle possibili magagne.
Poi l’avvento del
bruto padano ha giocoforza catalizzato le attenzioni nostre e non solo.
E voi lettori
avete risposto con entusiasmo alle critiche, spesso usando commenti non
esattamente gentili ed indignandovi, giustamente, per le indagini, gli aspetti
illeciti (anche solo se a livello di indagini preliminari) e anche per quegli
aspetti che non avevano risvolti penali ma morali. L’opportunità di comportarsi
in certo modo o fare determinate cose.
Di contro, molti
fan del cazzaro verde hanno invaso la pagina con commenti più o meno violenti e
sgrammaticati. Stesso per i post che criticavano Di Maio o i 5s.
Ora però anche
Renzi è risalito alla ribalta e noi, trattando la politica tutta e non solo la
Lega o i pentastellati, ne abbiamo criticato e sottolineato le varie indagini e
gli atteggiamenti poco consoni.
Ma apriti cielo.
I fan hanno iniziato ad attaccarci, anche se in modo molto più garbato e
corretto degli ultrà a 5stelle o verdi, talvolta con argomentazioni fantasiose
o comunque che non avrebbero mai tirato fuori se il protagonista fosse stato
Salvini.
Un paio di esempi. Sul post dove si parlava del prestito da 700mila euro per la villa privata di Renzi la scusante più gettonata era che non ci fosse un illecito. Al momento no, vero, ma la politica è anche fatta di opportunità e di comportamenti consoni che gli stessi difensori di Renzi non avrebbero perdonato ad un Salvini o ad una Meloni. Oppure che l’Espresso ha chiesto scusa. In realtà non ha chiesto scusa perché la notizia era falsa, ma solo per una piccola inesattezza nell’articolo che non ne inficiava la sostanza.
Sull’altro post,
quello sul no a corruzione e fondazioni mi è stato spiegato che l’inasprimento
delle pene è “demagogico” e, perciò, di non averci capito nulla. Glisso poi su
chi ci ha dato dei complottisti.
Ora, se un utente
pensa che sia demagogico, cosa che pensa anche Salvini, la Meloni e Berlusconi
insieme a Renzi, va benissimo, però non si può dire che il post sia formalmente
sbagliato solo perché si ha una opinione diversa.
E qui concludo
tornando al titolo. Il nodo è che spesso si è tifosi e non giudici della
politica e per questa ragione si tende a scusare e difendere qualsiasi cosa
fatta dal proprio beniamino e di contro attaccare ferocemente l’avversario per
le stesse colpe.
A.G.
P.S. lunedì
prossimo Report farà una puntata proprio su Renzi e le fondazioni e io aspetterò
i fan di Renzi al varco.