San Salvini e le madonne da lancio

S.Salvini da Papeete non è un uomo. È uno spara madonne, come abbiamo visto nel post precedente.

Ovunque vada ne spara una. È successo con il Cuore Immacolato di Maria in Senato e alla festa della Lega.

Si è poi ripetuto a Milano indicando, ahimè che sono milanese, la madonnina.

Sempre a Milano poi, in un altro comizio, aveva sgranato un rosario pieno di madonne e baciato il Vangelo. Dopo, per variare un po’, si era affidato a dei santi a caso.

Ad agosto aveva fatto un tweet di auguri e buonanottissima per la “nascita” di Maria Santissima, anche se mi dicono che il compleanno sia a settembre.

Infine, ieri, ne ha sparata un’altra, stavolta direttamente da Medjugorje, una bella madonna straniera per far vedere che lui non è razzista.

Insomma lui spara madonne come spara cazzate e spara cazzate come spara bugie. Salvo poi bestemmiare a telecamere spente, ovvio.

Ma tutte queste sparate piacciono tantissimo ai suoi fan religiosi e praticanti, quelli che vorrebbero vedere i negri morire in mare, affondare le navi, far stuprare le donne, gasare i Rom ed accogliere nessuno.

Il tutto però con le madonne a tracolla, tipo cartucciera, pronte ad essere sparate

A.G.

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