Il 26 novembre scorso Monica Maggioni, ex Presidente Rai e attuale ad di RaiCom, ha intervistato nientepopodimeno che Basher al-Hassad, attuale Presidente della Siria.
Considerata la situazione in Siria e che Hassad non è così disponibile nel rilasciare interviste ai media occidentali, si tratta di un pezzo parecchio succulento, da sparare a testa alta, preparando meticolosamente un’occasione adeguata.
E invece niente, il pezzo è bloccato in un cassetto, aspettando un via libera che forse non arriverà mai.
Perchè?
Perchè l’Usigrai, l’Unione Sindacale dei Giornalisti Rai, ha posto il veto, per una serie di motivi.
Quali?
Sostengono innanzitutto che la Maggioni, ricoprendo attualmente ruoli manageriali, non poteva dedicarsi alla parte giornalistica operativa; poco o nulla importa se la Maggioni è una firma di spessore, esperta della questione mediorentale, nonchè inviata Rai per tantissimi anni in zone di guerra di quell’area.
Inoltre l’intervista è stata fatta, perchè se ne è creata l’opportunità, ma non essendo stata commissionata da nessuna testata Rai nello specifico, l’Usigrai ha detto che questo viola le regole interne.
Credo che i sindacati siano fondamentali in un paese civile e democratico, ma penso che i sindacalisti dovrebbero riprendere a fare con intelligenza il proprio mestiere, perchè chiunque si sarebbe buttato alla grandissima con un pezzo di quella caratura, mentre per beghe interne e dinamiche passatiste si sacrifica l’oro in nome di questioni di principio a tutela dei lavoratori, senza considerare che sabotare contenuti di qualità senza reali motivi costituisce di per sè un sabotaggio dell’azienda i cui lavoratori dovrebbero tutelare.
Insomma, roba da mal di testa, il solito cortocircuito in salsa italiana.
In tutto questo Marcello Foa si è incazzato tantissimo, perchè tenuto all’oscuro di tutta l’operazione (e fattele due domandine…).
Quindi, ricapitolando: la televisione sovranista con contenuti per dementi, tanto voluta dalla Lega, va bene; l’intervista di livello ad un politico di primo piano come Hassad, con tutto quello in cui è coinvolto, va male.
In tutto questo i siriani si sono pure incazzati, perchè gli accordi erano quelli di pubblicare il contenuto in contemporanea il 2 dicembre, mentre invece ora la Rai fa ostruzionismo, senza dare spiegazioni a Damasco.
Io mi auguro che tirando la corda in modo così sconsiderato, la tetta di mamma Rai presto o tardi si prosciughi, obbligandovi a trovarvi tutti un vero lavoro, finalmente.
D.M.
Ps. Piccola nota di colore: Il Giornale, a proposito di questa vicenda, titola “Per un’intervista mai andata in onda, la Siria dichiara guerra alla Rai”.
Niente, sono senza parole, sipario.
Aggiornamento: pare che l’intervista, alla fine, sia passata stanotte su RaiPlay.