Oggi, a Milano, un manipolo di leghisti si riunirà a congresso straordinario, blindatissimo, per il cambio di nome e di ragione sociale della Lega Nord.
Questa mossa ha due motivi fondamentali.
Il primo e dichiarato è per dare un taglio con il passato di partito secessionista. In pratica da movimento contro i meridionali si evolverà in movimento contro chiunque non sia bianco, italiano e con una istruzione superiore alla terza media.
Il secondo, non dichiarato ma ancora più importante, è perché così facendo sarà difficilissimo per i giudici recuperare il maltolto dei 49 milioni.
Oggi non vedremo Salvini con rosari e madonne, non vedremo finte bambine di Bibbiano sul palco, non leggeremo tweet.
No, oggi sarà un passo avanti della Lega nella presa in giro ai suoi elettori e agli italiani tutti.
Un nuovo sol dell’avvenire sorgerà ad adombrare Alberto da Giussano.
A.G.