WWIII

Le reazioni alla morte di Soleimani, Teheran: dura vendetta. Israele studia ripercussioni.

La guida suprema dell’Iran Ali Khamenei ha annunciato “dura vendetta”, Israele ha elevato lo stato di allerta nel timore di ritorsioni da parte degli Hezbollah libanesi, dalla Cina è arrivato un invito alla calma rivolto a tutte le parti in causa, mentre Mosca teme l’aggravarsi della situazione in Medio Oriente.

Una situazione instabile, pericolosissima, che potrebbe portare a scenari di guerra devastanti e globali. Il tutto per un colpo di testa politicamente inspiegabile di Trump.

Le grandi potenze, Cina e Russia, predicano calma e dialogo, le nazioni europee, dalla Germania alla Francia all’Inghilterra si dicono preoccupate, l’UE vede un rischio di nuova ascesa del terrorismo e si accodano all’appello di Putin e Xi Jinping.

Insomma, tutti, ma proprio tutti si dicono preoccupati e condannano l’attacco.

D’altronde bisognerebbe essere dei coglioni per esultare ed appoggiare una mossa del genere.

Ma…aspettate un attimo. È arrivata ora la dichiarazione di Salvini: Donne e uomini liberi devono ringraziare il presidente Trump e la democrazia americana per aver eliminato Soleimani, uno degli uomini più pericolosi e spietati al mondo, un terrorista islamico, un nemico dell’Occidente, di Israele, dei diritti e delle libertà.

Sipario.

A.G.

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