Il barilotto (di caffè) di Amontillado.

Salvini
contestato a Casalecchio, “torna a casa”. E il bar lo tiene fuori.

“Mi hanno
telefonato ieri sera ma non si fa così, io non mi presto durante la campagna
elettorale”.

Così ha detto il
titolare del bar. Intanto fuori Salvini, che voleva invitare i suoi ultras per
una “colazione” deve anche fronteggiare il dissenso dei cittadini che
protestano e di fatto impediscono il comizio di dj Tortellino davanti alla “Casa
della Conoscenza”.

La campagna per
la conquista della rossa Emilia-Romagna si fa sempre più dura e il condannato per
razzismo Salvini, come suo solito, si spertica in promesse fantastiche e
offerte di caffè, aperitivi, cene e chi più ne ha più ne metta.

Promesse che poi
spariscono come neve al sole.

Ho già ampiamento
parlato dei tagli alla sanità in Abruzzo, dei disastri delle giunte regionali
leghiste in esercizio provvisorio, degli appalti a Trenord in Lombardia senza
gara e della cementificazione delle coste sarde.

A proposito delle
ultime due regioni, si apprende oggi che in Lombardia la Regione taglia fondi
per i disabili gravissimi nonostante l’aumento del governo.

E che in
Sardegna, dopo i comizi del razzista da Papeete travestito da pastore davanti,
appunto, ai pastori sardi, ora gli stessi pastori stanno ricevendo avvisi di
garanzia come se piovessero, pare già un migliaio, grazie al decreto “sicurezza”.
Tutto questo senza aver visto le quote latte aumentare di un centesimo.

Offre caffè come
Montresor offriva il vino Amontillado dal famoso barile.

A.G.

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