Bologna, la provocazione di Salvini. Citofona in periferia a casa di un tunisino: “Lei spaccia?”
Ennesima irritante e patetica scenetta del non candidato all’Emilia-Romagna.
La comare di quel paesino che non brilla certo d’iniziativa ha detto a dj Gendarme che una persona spaccia. Come aggravante pare sia tunisino.
Ed arrivò Dj Gendarme con i pennacchi e con le telecamere.
La beghina, che si era fin’ora limitata all’invettiva, si lamenta dell’impunità del presunto spacciatore tunisino e dj Gendarme la rincuora comprensivo perché “spesso gli sbirri e i carabinieri al loro dovere vengono meno, ma non quando sono in campagna elettorale e lo accompagneremo al primo treno”.
E baciando la Vergine in prima fila
e il tunisino al primo piano
Si porta a spasso per il paese
La propaganda sacra e la delazione profana.
A.G.