Soliti, squallidi metodi…

In un’intervista a Il resto del Carlino l’allenatore del Bologna, Siniša Mihajlović, ha regalato (inaspettatamente?) il suo endorsement politico a Matteo Salvini, invitando il pubblico a votare Borgonzoni alle elezioni regionali di domenica prossima.

Voglio mettere subito in chiaro una cosa: non mi importa nulla, ai fini di quello che sto dicendo, del fatto che sia malato di leucemia.

Ha tutta la mia solidarietà, ma qui si tratta di sconfinare malamente in ambiti non di tua pertinenza con finalità manipolatorie.

L’operazione è palese nel suo squallore: l’allenatore della città che resiste al sovranismo, il leone che lotta contro la malattia, la dichiarazione lunga e argomentata alla vigilia del voto, tutta la sua influenza sulle fasce di popolazione intellettualmente labili e facilmente plagiabili, condita dal pietismo per la sua condizione attuale.

Soprattutto tenendo conto che Siniša Mihajlović e salvini sono in ottimi rapporti e che fu già amico personale stretto di Željko Ražnatovi, capo delle tigri di Arkan, un essere spregevole e immondo che si è macchiato di delitti irripetibili.

Andó addirittura al suo funerale, quando morì, e salutó romanamente lo striscione in onore del defunto osteso dai tifosi della curva laziale.

La grande contraddizione è che parla di grandi uomini, in politica come nello sport, mettendo salvini come Arkan nel suo mucchio di maschi alfa illustri.

Ovviamente, come ha commentato Bonaccini, quest’uomo può sostenere chi gli pare, come altri hanno sostenuto il candidato del centrosinistra negli ultimi tempi.

Ma danno parecchio da pensare alcuni elementi della vicenda, come ad esempio la strana tempistica, da un fanatico di destra, con una notorietà presso il grande pubblico (e non dimentichiamo tra i giovanissimi) che certamente la Mannoia o Gino Strada non hanno, il tutto nel quadro di quell’ignobile carrozzone da circo in cui salvini sta trasformando la politica nostrana.

A me queste persone fanno schifo, mi fa schifo il loro modo di pensare, di agire, mi fanno ribrezzo le idee e gli obiettivi.

Mi spiace che sia malato, ma mi spiace ancora di più sia un infame, che cerca di manipolare elezioni locali in un paese non suo, forse anche lui in quell’ottica dell’internazionale sovranista di cui abbiamo ampiamente parlato e che va costantemente tenuta d’occhio.

D.M.

Un commento

  1. Il mondo del calcio non è pulito, quindi…

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