E intanto…

“Con la droga io non sono garantista, la droga è morte. Se quel ragazzo non è uno spacciatore avrà tutte le mie scuse e lascio che Polizia a Carabinieri appurino la verità“.

E intanto, così dicendo, capitan Nullità chiude a modo suo una delle vicende più schifose dall’istituzione delle leggi razziali ad oggi.

La chiude come se nulla fosse, come fosse normale che un ex ministro, si spera per sempre, vada a casa di un privato cittadino intimandolo di aprire il portone e accusandolo di un crimine a favor di telecamera, con tanto di nome e cognome e indirizzo.

Che intanto tutto passa come nulla fosse, con una scrollata di spalle, nascondendosi sempre dietro a “però la droga fa male” che non vuol dire un cazzo.

E intanto lui infrange qualsiasi legge, sia essa civile, morale o dello stato.

E intanto anche oggi, come ieri farà propaganda sui social fottendosene del silenzio elettorale.

E intanto oggi si vota e se non ci sono speranze per la Calabria dove capitan coraggio NON citofona ai boss, forse in Emilia-Romagna una piccola speranza c’è.

Intanto ve lo auguro cari emiliani e romagnoli, poi si vedrà.

A.G.

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