Il day after
delle elezioni ci permette di guardare ai dati e di concentrarsi sulle cose
minori, come gli altri partiti e le loro storie, che talvolta dicono molto e
sono pure fonte di divertimento.
Al netto dei due
“big”, Lega e PD, in Emilia-Romagna, nella coalizione di destra vediamo come la
Meloni sia la seconda forza, ma con l’8,59% dei voti, molto sotto la media
nazionale che si attesta sul 11/12%.
Forza Italia
invece non esiste più. Il nano di Arcore racimola un triste 2,56% ma vedremo
come, invece, la fa da padrone in Calabria.
C’è poi il mio
preferito. Il Popolo della Famiglia di Marione Adinolfi, anch’esso coalizzati
coi fasci, ha percentuali da particella di sodio, lo 0,29%. A Bibbiano, dove
era attivissimo e lanciava slogan tipo “con la famiglia tradizionale andiamo a
comandare” ha preso 2 voti. Giuro, 2 voti, andate a controllare.
Adinolfi è la
rappresentazione plastica del potere essere piccolo ed insignificante ma
terribilmente cagacazzo pur avendo il volume di Giove.
Passiamo ai
5stelle. Una forza che fino all’anno scorso sfondava il 33% ha raccolto il
3,48. Sono spariti, eclissati, dissolti. Non li hanno votati neanche i loro
parenti.
Infine c’è una
lista lista che mi ha colpito molto, il Movimento 3V (Vaccini Vogliamo Verità).
Questi complottisti al ragù raccolgono lo 0,47%. Penso che 3V stia per 3
votanti, non per i vaccini.
Calabria.
Qua la Jole Santelli, la candidata di Berlusconi che però, cito, non gliel’ha mai data, prende l’8,45, Forza Italia il 12,34 e la Meloni quasi l’11 e la Casa delle Libertà il 6,39. Insomma, Testa d’asfalto, che racimola percentuali farmaceutiche in giro per l’Italia, in Calabria fa il pieno. A pensar male…
Il candidato di
Sinistra era Callipo, nome refuso del famoso gelato, che ha racimolato un
misero 30%.
Ma anche qui i 5s
svaniscono. Prendono il 7,35% in una regione dove il Reddito di Cittadinanza la
fa da padrone tra ‘ndranghetisti e lavoratori in nero. Non c’è più riconoscenza
per chi ha regalato soldi.
Amo la politica.
A.G.