Renzi sfida il
premier dal salotto di Porta a Porta: “Via il Reddito e premier eletto
direttamente”.
Inoltre “È maturo
il tempo di dire che così non si va avanti”.
Parole
chiarissime e che confermano quanto scritto da me nel post serale di ieri.
Ormai gli indizi
si moltiplicano.
Renzi chiede il “premier
eletto direttamente”, proprio come la Meloni, allineatissimo alla proposta di
FdI.
A prescindere
dalla rivoluzione costituzionale che questo richiederebbe (ma lui è famoso per
voler cambiare la costituzione, anche se l’ultima volta ha sbattuto
violentemente contro un muro), fa pensare che, proprio ieri Giorgia
Donnamadrecristiana abbia dichiarato di NON volere Renzi in una ipotetica
coalizione di governo. Quindi lui se ne esce appoggiando una proposta di
Fratelli d’Italia. Paraculissimo.
Indizio numero
due. Ieri i leghisti hanno bloccato i lavori in senato sulla legge sulle
intercettazioni.
Pillon,
criticando la legge, ha fatto apertamente appello a Renzi chiedendo di votare
con loro.
Terzo indizio, la
guerra a Conte. Come il suo omonimo del Papeete, il Matteo da Rignano sta
attaccando violentemente Conte. Inoltre entrambi dicono che “così non si va
avanti”. Il nemico comune è individuato. La strada è tracciata.
Agatha Christie
lo insegna, tre indizi (e qui ne avremmo di più) fano una prova.
A.G.