Oggi abbiamo avuto due esempi eclatanti del potere del denaro, del potere di chi detiene i capitali.
Erdogan, l’ultra sovranista fatto della stessa pasta degli Orban, delle LePen, dei Salvini e Meloni, decide di aprire per 72 ore la frontiera turca, in barba agli accordi criminali e disumani in base ai quali la Ue finanzia Erdogan affinché trattenga i rifugiati (principalmente in arrivo dal Medioriente ma non solo) per impedire loro di raggiungere il cuore dell’Europa.
Come conseguenza, la Grecia, per evitare l’arrivo dei migranti siriani, pensa bene di bloccarli in una terra di nessuno e di confine e di sparare, bastonare, manganellare e tentare di affondare i barconi via mare.
Qua il video: https://www.facebook.com/272928206661744/posts/542132129741349/?vh=e&d=n
Il bilancio di oggi è di due morti, un adulto e un bambino.
Infine stasera, con sorriso di soddisfazione, Erdogan ha dichiarato che “i telefoni sono tornati a squillare”, riferendosi agli esponenti dell’UE che lo chiamavano.
Questa è la conseguenza di accordi scellerati ed inumani, atti a mantenere uno status quo delle moderne, ricche e avanzate nazioni capitalistiche europee.
Cambiamo pagina e occupiamoci di un altro caposaldo capitalistico. Le compagnie di estrazione petrolifere.
La X-Site ha distribuito oggi ai propri dipendenti un adesivo da “incollare agli elmetti” che ritrae Greta Thunberg mentre viene stuprata.
Avete letto bene, viene stuprata.
Raggiunto dai giornalisti, il direttore generale della X-Site ha dichiarato: “Greta non è una bambina, ha 17 anni” e “l’adesivo è stato distribuito come materiale promozionale da attaccare sugli elmetti”.
Così, candidamente.
Ora sul sito è sparito tutto e c’è un tardivo, ridicolo ed ipocrita messaggio di scuse.
Non starò qui a fare in panegirico sulla società capitalistica, ma mi limito ad osservare che questa che stiamo vivendo non è più una società accettabile e gli atteggiamenti di inumana arroganza e inaccettabile impunità hanno ormai raggiunto e superato livelli tollerabili.
A tutte le latitudini.
A.G.
