Zaia comanda color

Italia zona
protetta, sponda dei governatori alle misure del governo. (La Repubblica).

“Ben venga
questa misura del governo, che ho sempre auspicato in tempi non sospetti. Il
criterio di lotta ad un virus sarebbe insostenibile con restrizioni a macchia
di leopardo, coma fatto finora”, ha detto il governatore Luca Zaia (La
Repubblica).

Questo quanto
dichiarato dal presidente della regione veneto ieri, appena dopo il discorso di
Conte.

Ma due giorni fa
rilasciava queste dichiarazioni: Coronavirus, Zaia: “Province Veneto
devono uscire da zona rossa. Noi continuiamo a dire che vogliamo che le nostre
tre province escano da questa idea di zona rossa, rispettiamo le regole però
non vogliamo avere tre province dentro sulla base di quella classificazione”
(intervista radiofonica a Rtl).

In tutto questo,
anche il capo di Zaia, dj Sigillo, commenta la conferenza stampa di Conte: “Dobbiamo
fare in fretta e di più, senza tentennamenti. Chiudere tutto e subito, senza
lasciare spazio a dubbi o interpretazioni”.

Al netto delle
preferenze cromatiche, probabilmente i leghisti speravano in zone verdi, le
polemiche forzate dell’opposizioni sono francamente stucchevoli, contraddicenti
e mirate solo ad un consenso spiccio e i dubbi e le interpretazioni vengono
anche e soprattutto dalla parte dei sovranisti e dai governatori delle regioni più
colpite, che dicono tutto e il contrario di tutto e scelgono di che colore
essere, come i bambini nel famoso gioco “Zaia comanda color”.

A.G.

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