
E’ opinione di chi scrive che il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, stia in generale gestendo bene la situazione eccezionale che stiamo fronteggiando, come la maggior parte degli amministratori stanno facendo (tralasciando gli sciacalli di cui abbiamo già ampiamente parlato).
Va tuttavia considerato che con #milanononsiferma e il ritardo nel togliere Area C e le righe gialle/blu si è suicidato politicamente, complice anche il video che girava ieri degli ausiliari che multano auto in divieto, il tutto senza mascherina.
#milanononsiferma, che due settimane fa aveva un senso ed è molto Milano way of thinking, si è rivelato un boomerang efficace nelle mani dei suoi delatori; in effetti se da un lato Sala è stato sfortunato, perchè la situazione non era facilmente prevedibile, d’altro canto fu un’operazione di immagine molto avventata, fatta un po’ alla leggera e infatti alla fine gli è scoppiata in mano.
Discorso più ampio va fatto sulla sospensione di Area C e posteggi nelle righe a pagamento.
Se ne parlava da giorni, ma il sindaco e la sua giunta non si decidevano, adducendo la debolissima scusa per cui altrimenti tutti si sarebbero riversati in centro.
Ora, qualcuno potrà dire: ma per quale ragione se c’è il virus si dovrebbe permettere di parcheggiare a cazzo?
Semplice: perchè il traffico privato è l’unico modo per muoversi senza creare opportunità di contagio e andava incentivato da subito come alternativa ai mezzi per chi può.
Soprattutto nelle fasi iniziali di diffusione del virus, avrebbe potuto avere un impatto significativo in termini numerici.
Il provvedimento è arrivato oggi, troppo tardi, lasciando il fianco scoperto per giorni, trafitto dal video degli ausiliari, che dal popolino è stato visto male e potrà fargli perdere consensi.
Insomma, Sala è passato in un attimo dall’essere il Rudolph Giuliani milanese allo sciacallo che incentiva gli apericena e scatena le sue sanguisughe durante la pandemia, tenendo anche conto che molta gente non sta lavorando, nè percependo reddito.
Poi, diciamocelo, il video fa schifo e il tipo è un bruto analfapopulista, che si scaglia con grande aggressività sulle due ausiliarie, accusandole di non essere a casa quando lui è il primo ad essere in giro al cazzeggio.
Ma è molto efficace e purtroppo sono proprio queste le bucce di banana su cui si scivola.
Ovviamente è facile fare queste considerazioni non essendo in cabina di regia, dove lo stress deve essere insostenibile, ma tempismo e lucidità sono due cose che non devono mai mancare in momenti come questi.
D.M.