Innocenti evasioni

La crisi covid-19
vista da Salvini: “Lo Stato ha vacillato, l’Ue non esiste. Più autonomia
alle Regioni”.

Il leader
leghista a Libero: “Inspiegabile il diniego di zona rossa ad Alzano e
Nembro, ha causato diverse morti evitabili”… “Non basta far
slittare le tasse, alcuni tributi vanno cancellati” (Huffington Post).

Salvini, senza
rendersene conto, ha toccato uno dei nodi, se non forse il nodo gordiano, del
vero problema di questo virus.

I tagli lineari
alla sanità degli ultimi 10/15 anni. Per amore di verità, devo sottolineare che
tra il 2012 e il 2015 (governi Monti-Letta-Renzi) i fondi sono cresciuti passando
da 71,3 miliardi di euro a 114,5 miliardi di euro, per poi però tornare a
calare.

Il PIL destinato
alla sanità è ora del 6,6 per cento, più basso di quello di altri grandi Paesi
europei come Germania (9,5 per cento), Francia (9,3 per cento) e Regno Unito
(7,5 per cento), per citarne tre.

Abbiamo ora 5090 letti di terapia intensiva disponibili in Italia.

Con 3,2 posti
letto ogni 1.000 abitanti è sotto la media Ue (3,7/1.000). Per fare alcuni
esempi la Germania ne ha 8/1.000, la Bulgaria 7,5/1.000 e l’Austria 7,4/1.000
(tutti dati Eurostat e OCSE).

Ma è proprio solo
ed esclusivamente colpa dei tagli?

Si e no. Al netto
di malgoverni e pessime decisioni c’è però un dato da tenere in grande
considerazione, cioè la disponibilità di spesa.

A fine 2019 è
stata registrata una evasione fiscale pari a 211 miliardi di euro. Signori, 211
miliardi di euro, il 12% del PIL.

È evidente che
non è sostenibile una emorragia di siffatte dimensioni e, paragonato a 211 miliardi,
i 25/30 miliardi che stanno stanziando per l’emergenza fanno sorridere.

Ed è ancora più inammissibile
che i populisti sovranisti che si sono sempre scagliati contro le misure per
contenere l’evasione (scontrini, uso di carte di credito, studi di settore…), siano
ora quelli che strillano per la mancanza di fondi. E lo fanno, come nel caso di
Salvini, chiedendo ancora di non pagare tasse e addirittura di “cancellare
tributi” cosa, peraltro, che lui si è guardato bene dal fare.

Che ci starebbe
anche, e infatti il governo sta varando delle leggi per questo, in questo
frangente, solo che il salvatore della patria padano, dj Tolgoleaccise, e la
sua concubina politica proteggono gli evasori sempre e comunque perché sanno
che porterà voti.

Salvo poi
strapparsi i capelli (rigorosamente dall’opposizione) accusando il governo di
non mettere abbastanza fondi.

Spero
ardentemente, ma dubito fortemente, che quando si uscirà da questa situazione
si capirà che la prima e più urgente lotta da fare sia proprio quella sull’evasione.

Con buona pace
delle emergenze sovraniste su finte criminalità e false invasioni.

A.G.

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