La donna delle pulizie è in smart working, tramite Skype mi dice cosa fare.
La cosa che più mi infastidisce è che, alternativamente, o scuote la testa o accompagna le mie azioni con sorrisini sarcastici o evidenzia i miei errori con esclamazioni in uno strano dialetto che è ritenuto lingua morta da molti glottologi.
Mia madre invece ha un approccio allo smart working più old fashion. Non sapendo usare il computer e possedendo solo un Brondi con schermo da 66 pollici e tre app, mi telefona 14 volte al giorno per ricordarmi di lavare le mani, indossare la canottiera, sottolineare che il panino con cetrioli e Nutella non si può considerare dieta equilibrata e chiedermi se ho trovato la fidanzata.
Chi, di contro, sfrutta lo smart working alla massima potenza è il mio capo.
È online 24/7, fa gli squillini su Skype con preoccupante frequenza ed è sull’orlo di una crisi di nervi dovuta alle proiezioni delle perdite di business e ai tassi Bloomberg della borsa, che lo portano a credersi un newyorkese degli anni ‘20 durante il crollo di Wall Street.
La mia ragazza (si, ne ho una ma mia madre non lo sa, altrimenti il mantra si sposterebbe su matrimonio/bambini) non la sento praticamente mai.
Da quando è in quarantena ha una vita sociale social che Chiara Ferragni levati proprio.
Tra le sessioni di yogazumbapilatesaquagymfitnessmakeup online, i video pettegolezzi di gruppo con laSissi-laCicci-laNanni-laPazza-laSeli-Franca-laTata-laLalla, i videoape e i tutorial su come costruirsi un bunker antiatomico con jacuzzi e orto bio, il tempo per chiamarmi ce l’ha solo la mattina prima del video saluto al sole delle 6.30 o la sera dopo l’ultima video lezione di spinning delle 23.
Non è comunque una grande perdita perché tra la videocamera e le fatiche del giorno mi appare in video con l’incarnato di Nosferatus e la simpatia e l’amabilità di Vlad l’impalatore.
I miei amici non sono da meno. Se e quando riesco a sentirli si esprimono a versi gutturali molto simili al dialetto della mia donna delle pulizie, hanno sviluppato il girovita di Adinolfi e hanno occhiaie così profonde che le usano come porta birra.
Non gli ha certo giovato l’avere gratuitamente per la tutta la durata della quarantena Pornhub Premium.
Per quanto mi riguardo, per combattere la noia e trovare un equilibrio mentale soddisfacente, ho fatto prigionieri tre cagnotti trovati nell’avanzo del panino con cetrioli e nutella e li faccio gareggiare su circuiti improvvisati.
Io e Luigi, un simpatico Supertele degli anni ‘80 a cui ho disegnato gli occhi e la bocca, ci divertiamo a piazzare scommesse sul vincitore e commentare le gare.
A.G.