Perché io lo sapessi

Avete difficoltà a creare un account per una mail, ma siete espertissimi di nuove tecnologie e 5G.

A stento distinguete un raffreddore da un alluce valgo, ma siete esperti virologHI.

Se un contadino ha 124 mele ma il maialino gliene mangia 67 prendete la calcolatrice, però sapete tutto di macroeconomia mondiale.

Non fate un beneamato cazzo da una vita, ma ora siete diventati runner, sportivi, ginnasti e contorsionisti.

La lettura più complicata della vostra vita è stata l’etichetta del balsamo mentre cagavate, ma ora dovete andare in libreria indossando occhiali da lettura.

L’acca la riconoscete solo se ci atterra sopra un elicottero, pensate che il congiuntivo sia un bianco fermo da servire fresco e la punteggiatura sia la somma dei gol segnati, ma correggete gli altri.

Avete la coscienza e conoscenza politica di un amanita falloide, ma sparate dotti commenti sui social su come “L’ITALIA A BISOGNI DI POLITTICI CHE PENZANO ALLE PERZONE TIAMO CAPITANO”.

Scrivete “si, è una bufala ma potesse essere vera”.

Io vi ammiro, davvero, ammiro le vostre granitiche certezze e soprattutto ammiro la capacità che avete di cavalcare il ridicolo e l’assenza di vergogna con una nonchalance invidiabile.

A.G.

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