Libertà di scrivere cazzate in libertà

L’Italia crolla all 77mo posto per libertà di stampa,tra la Moldova e il Benin.

Non che la cosa stupisca, tra i Feltri, i Giordano e i Giletti vari, ma fa sempre senso e soprattutto mi fa incazzare.

Ieri c’è stata una forte denuncia da parte di Salvini e Gasparri.

Il primo scrive: “Per le strade di Roma, oggi. Senza polemica, solo una riflessione. Gli Italiani sono chiusi in casa, niente funerali, messe e matrimoni, niente bimbi nei parchi giochi, multe a chi corre o porta il cane lontano da casa. Ma con la bandiera rossa tutto è possibile. Boh..”.

Senza polemica fa polemica.

Il secondo va oltre: “A Roma, nel quartiere Pigneto, c’è stata una vera e propria adunata illegale con intere famiglie e qualche striscione di commemorazione del 25 aprile. Un fatto gravissimo che deve essere immediatamente punito con l’arresto dei responsabili dei centri sociali promotori di questa vergognosa e sovversiva iniziativa”.

Adunate, arresti, repressioni. Il Gasparri-pensiero in tutto il suo limite.

Il tutto riportato dalla stampa, senza un minimo di contraddittorio.

Ho avuto la fortuna di fare qualche domanda ad una persona che era presente per capire se davvero fosse tutto organizzato, se i temibili centri sociali hanno agito nell’ombra e per capire chi erano i terribili sovversivi dietro a questo crimine “Raskolnikoviano”.

A.G.: Perché sei andata alla manifestazione?

Risposta: “In realtà sono uscita col cane e, visto che è dietro l’angolo, ho posato un fiore sulla pietra d’inciampo di Fernando Nuccitelli. Ho visto poi la “manifestazione “ e l’ho seguita dai margini per qualche minuto”.

A.G.: Era davvero un corteo come scrivono i giornali, Salvini, Gasparri? Che tu sappia, era organizzata? Hai ricevuto inviti?

R: “Allora, parlo per quella descritta da Salvini e Gasparri al Pigneto. Era autorizzata dalla questura per venti persone e mantenendo le distanze di sicurezza. Cosa effettivamente avvenuta. Poi il problema è stata la coscienza delle persone che spontaneamente si sono avvicinate, sempre rispettando le distanze. Ma che fai? Le cacci?”.

A.G.: Si, lo capisco. Ma c’erano dietro i centri sociali?

R: “Non punterei il dito sui centri sociali per usarli come capro espiatorio, facile bersaglio politico. Bisogna capire che il Pigneto, Tor Pignattara e quartieri limitrofi sono fortemente antifascisti e i comitato di quartiere, le associazioni, le organizzazioni spontanee di residenti hanno sentito l’esigenza di chiedere questo spazio”.

A.G.: Pensi di aver violato le restrizioni vigenti?

R.: “Forse si, sono colpevole di avere chiesto una foto da lontano ad un passante mascherato!”.

Quanto detto a me da questa persona, che ringrazio di cuore, è differente da quanto riportato dai giornali e quanto propagandato dai sovranista alla vaccinara.

Nel frattempo però alcuni analfafascisti uscivano strisciando come vermi e imbrattavano con svastiche e altre amenità le lapidi dei partigiani, nel silenzio social di Salvini, Meloni, Gasparri e camerati vari.

E sempre i sopracitati, tutti onorevoli rappresentanti della Repubblica Italiana e della costituzione antifascista non hanno fatto un rigo in ricordo o di celebrazioni della liberazione.

Anzi, lo Sparamadonne si. Si è fatto scrivere sta roba: “Grazie a chi, 75 anni fa, oggi e domani, ha messo, mette e metterà al centro della propria vita la battaglia per la Libertà 🇮🇹.

La voglia di Libertà può essere attaccata, offesa, incarcerata, derisa, ma alla fine vince sempre.

Grazie ai nostri nonni, un abbraccio ai nostri genitori, una carezza ai nostri figli.

Fra qualche anno ricorderemo questi giorni incredibili di sofferenza, di paura, di rabbia, di incertezza e preoccupazione, e penseremo a quanto siamo stati bravi, forti e coraggiosi nel superarli, per tornare a sorridere.

Qualcuno, oggi come allora, dice che la libertà, come donne e uomini, come Italia, non serve, è un lusso di cui possiamo anche fare a meno. No!

Libertà è madre di salute, lavoro, amore, sicurezza, fede, onore, felicità e coraggio.

Ce la faremo.

“Lottate, ragionate col vostro cervello, ricordate che ciascuno è qualcuno, un individuo prezioso, responsabile, artefice di se stesso, difendetelo il vostro io, nocciolo di ogni libertà, la libertà è un dovere, prima che un diritto è un dovere” (Oriana Fallaci)”

Un miscuglio di citazioni papali (carezze ai figli), banalità assortite e citazione della, ahimè, idolo degli analfasovranisti, la Fallaci.

Non una parola sulla caduta del fascismo, sui partigiani, sulla liberazione vera e propria.

Per questo siamo 77mi e scenderemo ancora.

In Italia si ha la libertà di scrivere cazzate in libertà senza un minimo di vergogna e di amore di verità e di venire applauditi per questo e non si dà voce alle persone che la vita la vivono davvero.

A.G.

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