Chi non occupa preoccupa

La Lega occupa il
Parlamento, Salvini: “Basta autocertificazione e ripresa delle attività come
nel resto d’Europa”.

Mascherina nera
con banda tricolore, occhialini da teorico del neofascismo, spilla di Alberto
da Giussano, doppio mento e via a farsi selfie in parlamento.

L’ultima trovata
da ultima spiaggia dei leghisti e dello Sparamadonne è occupare l’aula fino a
che “non verranno date RISPOSTE CERTE agli italiani”.

Che non si capisce cosa significhi, ma il punto è buttarla in caciara, fare selfie, fare casino, avere visibilità.

E mentre
Donnamadrecristiana bivacca nelle piazze, il cubista del Papeete bivacca nelle
aule istituzionali.

Da ragazzi, quando occupavamo le scuole, era per lo più per spirito d’avventura, per fare i sovversivi, per divertirsi con gli amici e, si sperava sempre invano, di avere l’opportunità di rimorchiare.

Si scandivano
slogan tipo “chi non occupa preoccupa”, però ci credevamo.

Speravamo veramente in qualcosa di meglio, di migliore. La voglia di cambiare il mondo, o almeno il nostro mondo, era reale. Gli ideali erano reali.

E farlo a
diciotto anni era bellissimo.

Vederlo fare in
parlamento da quattro “ok boomer” bolsi, corrotti e strafottenti, senza idee,
senza ideali, senza voler cambiare nulla se non qualche poltrona e qualche voto
alle urne fa pena.

E fa pure un po’
schifo se lo si fa in un momento di crisi come questo.

Chi non occupa
preoccupa va bene se sei giovane e bello, ma se sei un grasso paraculo
opportunista fa ribrezzo.

A.G.

Un commento

  1. Che poveraccio!!

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