gentismo
/ge.nti.smo/
sostantivo
Involuzione peggiorativa del populismo, in cui i politici parlano genericamente di gente, persone, categorie ed insiemi di individui senza volto nè identità, identificati a seconda delle convenienze politiche del momento, cui si rivolgono o per cui rivendicano e pretendono cose o azioni, spesso irrealizzabili.
I gentisti, siano essi politici o liberi cittadini del mondo social, sostengono che “la gente” gli stia molto a cuore, per poi identificare obiettivi da distruggere che hanno nomi e cognomi, spesso persone comuni, che non hanno facoltà o il potere di difendersi o tutelarsi dalla potenza di fuoco generata dal meccanismo gentista, cui rovinano l’esistenza per finalitá esclusivamente di interesse personale, senza minimamente curarsi degli effetti psicologici devastanti che causano volontariamente, il tutto per sostenere tesi assurde e infondate sulle quali costruire consenso politico.
Curiosamente, i gentisti molto di frequente si proclamano cattolici ispirati.
. Estens.
Sovranista, fascioleghista, protoanalfabeta
D.M.