Chiudiamo il
nostro personale trittico su George Floyd e Derek Chauvin, il nazista che ha
ucciso Floyd.
Il profilo di
questo Chauvin è da brividi, raccapricciante.
Sfoggia
cappellini con su scritto “Make white great again”, super fan di quella politica
deviata che tanto successo ha nel mondo e che trova uno dei suoi apici in
Trump.
Eloquente la foto
al congresso, tutti bianchi, tutti ariana, una riunione del KKK, praticamente.
Questo pensiero
dominante, fatto di profonda ignoranza, tracotante stupidità e violenza è lo
stesso che ha portato genocidi, schiavitù, stupri, morti e dolore, tanto, tanto
dolore.
Ho ricevuto
critiche per il titolo del mio precedente post “ACAB”, ma questo, nella maggior
parte dei casi, sono.
Troppo spesso i
poliziotti di strada hanno estrazioni e legami di estrema destra, sono i figli,
sono l’eredità del manganello e olio di ricino, delle camicie nere, della
Gestapo, del KKK.
Ripeto, l’impunità
che li accompagna sempre, a parte quando incontrano una Ilaria Cucchi o, come
spero, quando si formano rivolte spontanee come sta succedendo a Minneapolis, è
il grilletto che li aziona e li porta a gesti così ignobili ed inumani.
Ma soprattutto
sanno di essere coperti da una certa società, una certa politica, che ha nel
suo DNA la violenza e la stupidità come forma mentis.
Eppure basterebbe
un giro sui profili social di questi bastardi (NCAB, Nazi Cop Are Bastard, vi
suona meglio?) per capire che tutto potrebbero fare tranne girare per strada
con pistola, manganello e distintivo.
Eppure è proprio
quello che succede e che, spesso, è volutamente e scientemente voluto.
Chiudo con un
rimando al magnifico meme (posso dirlo, non avendolo fatto io) postato
stamattina.
I pieni poteri
non sono solo ad appannaggio di dittatori o aspiranti tali, ma lo sono anche e più
frequentemente di chi abusa della forza data da una posizione, sia esso l’impiegato
statale che deve decidere su un tuo documento o una richiesta per te vitale o
il giudice che applica o meno la legge a seconda della persona o i controllori
che trascendono il loro ruolo o, appunto, una nullità vestita da poliziotto che
decide di ammazzarti, magari perché sei un negro o perché giudica che tu sia un
drogato che non merita di vivere.
I pieni poteri che
si auto attribuiscono sono l’apoteosi della stupidità umana, la banalità del
male che si erge a popolo, giudice e boia.
A.G.