Mentre il capo supremo della più potente democrazia occidentale è impegnatissimo a farsi trollare da Twitter, accade l’inimmaginabile, persino per gli USA: all’alba di Minneapolis, durante le operazioni di contenimento della terza nottata di rivolte seguite all’uccisione di un afroamericano da parte di un agente di polizia durante una normale operazione di controllo, l’inviato della CNN è stato arrestato in diretta TV, mentre riportava la cronaca degli avvenimenti, insieme a tutta la sua troupe.
Qui il video completo: https://edition.cnn.com/videos/us/2020/05/29/minneapolis-protests-omar-jimenez-arrested-newday-vpx.cnn
Avete visto e letto bene: nel santuario della libertà di stampa una intera troupe è stata arrestata senza motivo, né giustificazioni, mentre si trovava nell’esercizio delle sue funzioni e in diretta nazionale.
Il tutto mentre Trump grida allo scandalo perché secondo lui i social lo censurano.
Le immagini lasciano di stucco, anche perché più volte il corrispondente si qualifica e dichiara di essere in diretta, ma niente da fare, i bisonti in antisommossa, probabilmente stremati da una notte di tensione e da qualche bella oretta nel pomeriggio di ieri chiusi nelle camionette arroventate dal sole, come si conviene fare in queste circostanze per aizzare meglio la bestia che è in loro, non connettono più e fanno la gran cagata in diretta nazionale.
È proprio la forza dell’idiozia che genera violenza in una concatenazione di eventi che cresce esponenzialmente.
Qui abbiamo effetto domino di odio furbescamente coltivato da decenni nei confronti delle minoranze, un corpo di polizia marcio dalle fondamenta, un’insofferenza per la libera stampa, un uomo solo al comando che strizza l’occhio agli ambienti dei suprematisti, dei nazisti, dei fascisti, dei negazionisti e dei complottisti e che individua il male nei democratici, nella democrazia, una popolazione che ha paura del diverso perché gli è stato insegnato che il diverso è la causa dei problemi, della disoccupazione, della criminalità e una tendenza alla chiusura, sia mentale che fisica, dello stato, delle città, dei quartieri (vi ricorda qualcuno?).
E poi questi “diversi”, queste minoranze, insieme alla coscienza della gente ancora civile, esplodono.
Ed è odio che genera odio, violenza che genera violenza.
È la forza dell’idiozia che si infrange come un’onda e trascina tutto finché, a un certo punto, la si argina con forza.
D.M. A.G.