I can’t breathe.
Curioso, perchè è la stessa cosa che sta dicendo il pianeta che abitiamo.
Non respirano i pesci, soffocati da microplastiche che si infilano ovunque e da continenti fatti di rifiuti galleggianti che si concentrano nel Pacifico per via delle correnti.
Non respirano immense aree intorno alle metropoli, più o meno grandi, soffocate da coltri di smog, particolati, polveri sottili.
Non respirano i malati di covid, aggrediti ai polmoni e spesso condannati a morte da una patologia arrivata all’uomo a causa della distruzione volontaria di interi ecosistemi.
Non respirano continenti andati a fuoco di recente, come l’Australia e il sudamerica in preda ai disboscamenti, tagliando ossigeno al mondo.
Non respirano le democrazie, gravemente malate di una politica becera, ignorante e ispirata esclusivamente da grevi intenzioni, che strizza l’occhio al peggio dell’essere umano, che fomenta divisioni, razzismi, coccola analfabetismo funzionali e inconsapevolezze.
Non respira l’Africa, stritolata da fame, conflitti, carestie, piaghe di locuste, colonizzazioni selvagge e sfruttamenti vergognosi, malattie.
Avete presente la pagina Facebook di successo “Il coinquilino di merda”?
Ecco, quella casa è la Terra e il coinquilino di merda siamo noi.
D.M.