Razzismo: la Migros toglie i “Moretti”
Lo ha comunicato la catena di supermercati svizzeri dopo le proteste.
Hbo Max toglie dal catalogo ‘Via col vento’: “Rappresenta l’America razzista”.
C’è un limite che bisognerebbe sempre tenere in considerazione.
È il limite della logica, scavalcato il quale ci si ritrova in pericolose aree che spaziano dal fanatismo all’integralismo, dal maniacale al paraculo, dal propagandistico all’idiozia.
Che il razzismo e gli abusi di poteri rappresentino un problema enorme e mai, volutamente, risolto, è un fatto, ma che dei cioccolatino in vendita dagli anni ‘50 o un capolavoro del cinema che fu siano tacciati di razzismo contemporaneo proprio no.
Un cioccolatino o un film archeologico non sono e non potranno mai essere un pericolo ideologico per il razzismo.
Vianello cantava i vatussi e li chiamava “altissimi negri”, fino agli anni ‘80 in qualunque film dove ci fosse un nero lo si faceva parlare con accenti assurdi, “zi badrone”, e così via.
Questo tipo di decisioni politically correct delle grandi aziende o dei governi non sono solo inutili ma irritanti perché, a mio parere, nascondono una mossa commerciale e propagandistica.
In pratica si sfrutta l’onda emozionale di un fatto per apparire più buoni e sensibili e, quindi, aumentare i consensi.
E ha anche un pericoloso rovescio della medaglia. Il venire usato dai razzisti veri e dai sovranisti come pretesto per ridicolizzare una battaglia sacrosanta.
È il politically correct per imbecilli, il politically idioty.
A.G.