Il mare riporta a galla il corpicino di una piccola migrante di 5 mesi.
E mentre Salvini va in aula, evento raro, a sbavare sui porti chiusi e aperti, confondendosi con lapsus più che Freudiani, il mare ci prende a schiaffi ricordandoci quanto in basso l’umanità possa sprofondare.
Un corpicino, ancora avvolto in una tutina con gli orsetti è stato trovato in Libia.
È una delle tante vittime di accordi bilaterali, di salvataggi negati, di porti chiusi, della politica.
Tutta la politica, da Minniti a Salvini, dai 5s al PD a Forza Italia alla Lega, la politica che dona fregate militari all’Egitto mentre l’Egitto ci dona silenzio e omertà su Giulio Regeni, la politica che elargisce soldi e armi ai libici mentre i libici rinchiudono i disperati in lager tra torture, stupri e omicidi, la politica che finge di parlare di diritti umani, ma stringe accordi con stati canaglia mentre in Turchia, in medio oriente e in altri paesi si rinchiudono le attiviste, si massacrano di botte gli omosessuali, i dissidenti, le donne e gli uomini coraggiosi.
Il mare, ogni tanto, ci ricorda tutto questo, con la violenza e la crudeltà che solo un elemento così assolutamente magnifico come l’acqua sa fare.
E ci ricorda quanto i nostri occhi e cuori siano chiusi.
A.G.