Comprami, io sono in vendita.

No, non è un
remake della hit di Viola Valentino, ma piuttosto un re frame di un malcostume
diffuso.

La onorevole
senatrice Alessandra Ricciardi passa dai 5s alla Lega.

L’avvocatessa milanese, che già aveva votato “niet” all’autorizzazione a procedere contro Salvini, dice: ““Sono arrivata a questa scelta dopo averci riflettuto a lungo, non è stato semplice, ma era diventato impossibile portare avanti idee e progetti per i quali avevo deciso di far parte del Movimento 5stelle. Il mio disagio in particolare è cresciuto negli ultimi mesi ed è legato al fatto che non si sia realizzato, neppure in minima parte, quel confronto parlamentare anche con l’opposizione per riforme importanti e ancora più necessarie in un periodo difficile come questo”.

Tradotto: “sti
cazzi che rimango su una nave che affonda come i 5s. Vado da Matteuccio bello
che lui ha bisogno di senatori come il deserto ha bisogno d’acqua. Non ho
neanche dovuto pensarci, è stata una scelta semplicissima. Il disagio dei
sovranisti è posto perfetto per me, tanto non mi caga nessuno qui e non mi
cagheranno là, ma almeno il mio voto tolto alla maggioranza lo farò pagare oro
allo sciacallo. Poi, oh, se vanno in merda anche loro, ricambio casacca”.

Intanto il verde
virgulto occhialuto gongola: “Porte aperte a donne e uomini perbene e capaci.
Sono felice e orgoglioso che bussino alla Lega da tutti gli schieramenti
politici”.

Ed è lo stesso
virgulto che due anni fa lanciava strali indignati sulla compravendita dei
senatori, addirittura volendola impedire per legge.

Ma si sa, il
mercato è il mercato e lui ha capito che comprare serve e ora aspetta il
prossimo o la prossima che dirà:

Comprami, io sono
in vendita.

A.G.

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