Ci risiamo: il popolo leghista, di cui l’elitè verdepadana va così tanto fiera, ha dato nuovamente sfoggio della propria natura.
Succede che a Milano, in Piazza Gramsci, il Municipio di Zona 8 – a guida PD – abbia autorizzato una scritta temporanea a caratteri cubitali, coloratissima e davvero ben fatta dal punto di vista tecnico, che recita “Human black migrant lives matter”.
Un grande messaggio di pace, di fratellanza, che invoca il rispetto e la tutela della vita umana come valore assoluto.
Qualcosa di totalmente, assolutamente, indubbiamente condivisibile.
E invece no, perchè al capogruppo leghista in Comune Alessandro Morelli la cosa non è andata giù per niente e ha fatto un post su Facebook al vetriolo, addirittura paragonando non si sa bene chi (meglio non essere troppo escliciti, cari cuor di leone) ai mafiosi (eh?).
Succede poi che Giulia Pelucchi, esponente PD e assessore alla cultura, educazione e sport del Municipio 8, si sia presa la briga di commentare il post per raccontare in dettaglio l’iniziativa e le sue ragioni, peraltro validissime.
Non l’avesse mai fatto: pioggia di insulti, sessisti essendo una donna, con tutto il repertorio da fanatico leghista su burka, cazzi neri, boldrini infame (cosa c’entra?) e via dicendo.
Non vi riporto nulla, sapete già come vanno queste cose ultracollaudate.
Come sempre, nessun leader del centrodestra si dissocia o solidarizza con la vittima di gogna social.
Il copione è talmente scontato, da venire addirittura a noia.
Peccato che questi votano e ammirano gente come loro.
D.M.