Succede che a Lizzano, Taranto, un prete particolarmente bigotto organizza una preghierina per chiedere al buon Gesú di fermare il DDL Zan, quello contro l’omofobia.
Una legge sacrosanta che finalmente tutela le, numerosissime, aggressioni a donne, gay, lesbiche e trans.
Alcuni cittadini decidono allora di protestare PACIFICAMENTE e DISTANZIATI, fuori dal sagrato.
Il pretino bigotto e coniglio ha pensato bene di chiamare i carabinieri che, celeri che tanto a Taranto non hanno nulla da fare, arrivano e incredibilmente si mettono a IDENTIFICARE i cittadini fuori dalla chiesa.
La sindaca, Antonietta D’Oria, avvertita della cosa scende in piazza a chiedere spiegazioni e ha difendere una protesta giusta, democratica, protesta che nel 2020 non dovrebbe esistere in quanto non dovrebbero esserci dubbi sull’ovvietà di tale legge.
I carabinieri balbettano, non sanno che fare, che dire, farfugliano di ordine pubblico.
Ma per l’enorme Adinolfi, come per il Torquemada verde Pillon e altri baciapile, la sindaca ha “tadunato contestatori LGBT antidemocratici”.
Signora, cara sindaca D’Oria, io non la conosco ma le sono grato, profondamente grato per rappresentare così bene e con coraggio e dedizione il bello della società e dell’umanità.
Per il pretino, Adonolfi, Pillon e fetenti e fetosi inquisitori e delatori loro simili provo, invece, solo un profondo disgusto e schifo rappresentando, di contro, l’oscurantista cloaca della società e dell’umanità.
A.G.
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