No, non c’entra Conte, né Speranza, né il Covid, né il lockdown o inerenti.
Lo stato d’emergenza ha un nome e un cognome: Matteo Salvini.
Pochi giorni fa, scrive un post accusando l’uomo che vedete in foto di essere un pakistano che si è calato i pantaloni molestando le persone.
Peccato che è una foto di gennaio che ritrae una persona con disturbi mentali.
Ed è catanese.
Ieri, poi, un altro post che recitava: “A furia di pensare solo agli immigrati, il sindaco Orlando dimentica i cittadini di Palermo: basta un temporale e la città finisce sott’acqua.
Onore e grazie alle Forze dell’ordine, ai Vigili del Fuoco e ai soccorritori impegnati fin da subito nel salvare le persone intrappolate all’interno delle macchine.
I palermitani non meritano tutto questo.”.
Con i due cadaveri ancora caldi, vittime di un’alluvione, lui pensa bene di sciacallare ancora e ancora sui migranti, sui poveri, sugli ultimi, come se le alluvioni e gli allagamenti fossero colpa loro.
Ad Amantea la gente si sdraia per terra per qualche migrante positivo al Covid subito identificato e curato.
Lui accusa di nuovo dei porti aperti e la solita onda di merda.
Che però Amantea sia comune sciolto per mafia e che i “cittadini “ non si siano indignati o sdraiati per terra per questo non è importante e non lo dice che, si sa, i ne^ti sono inermi, i mafiosi si incazzano e spostano voti.
Infine, e qui vi rovino la giornata, lui è sempre, a parole, dalla parte dei bambini, dei minori.
Peccato però che non abbia fatto un rigo di denuncia o di complimenti alle forze dell’ordine su questa italianissima vicenda: “Bambini abusati sessualmente e torturati fino all’uccisione: è l’inferno scoperto dai carabinieri di Siena”.
25 indagati, 19 minorenni e 6 maggiorenni, residenti in 13 province italiane. A finire in manette, per ora, due torinesi di 17 anni per istigazione a delinquere e pedo-pornografia nell’ambito dell’operazione ‘Delirio’.
Vi risparmio i particolari perché c’è da non dormirci.
Ecco, tra i post fake, i post da avvoltoio, le omissioni e le distorsioni della realtà qui si va oltre la politica, oltre la destra e la sinistra, oltre la propaganda elettorale, oltre il lecito, oltre l’accettabile, oltre tutto.
È davvero ora di fermarlo perché non esiste nulla di più infimo, violento, cattivo, disgustoso e inumano di questo tipo di Propaganda da Reichsministerium für Volksaufklärung und Propaganda che fa lui con Morisi e la Bestia ,è lo sprofondo umano, il vero stato d’emergenza.
A.G.