Se non avete visto il discorso di Alexandria Ocasio-Cortez in risposta alle scuse del deputato repubblicano Ted Yoho vi suggerisco di farlo immediatamente.
Ci si rende immediatamente conto di cosa significhi avere seduti sugli scranni parlamentari persone di un certo tipo, portatrici di una certa cultura, che hanno davvero a cuore i temi dei diritti civili.
Si vede la cultura contro l’ignoranza, la determinazione contro l’odio atavico, l’etica come valore assoluto in risposta a comportamenti da cani rabbiosi.
Non potrei definire in altro modo un politico che prima, nel pieno disprezzo del suo ruolo e del luogo in cui si trova, tenta di intimidire fisicamente e verbalmente una persona, che è anche una donna, che è per di più una sua collega parlamentare, salvo successivamente fare ammenda esponendo moglie e figlie ad uso garanzia sul proprio non essere un maschilista del cazzo con voglie da squadrista.
Ma non parliamo del becero individuo, parliamo della Ocasio-Cortez, un faro nella notte buia della politica sovranista e machista, parliamo di tenacia, coraggio e dignità, volute e ottenute per sè e per tutte le altre donne, per cui rivendica rispetto.
Condividiamo il disprezzo ed il rifiuto per scuse calcolate ed “elettorali”, apprezziamo il lavoro minuzioso e quotidiano volto ad un solo importantissimo obiettivo: migliorare le condizioni di vita degli ultimi, degli emarginati, degli svantaggiati.
Credo sia il momento di darci tutti una svegliata e di pretendere dalla politica più persone come Alexandria e meno come chi sapete voi, altrimenti il nostro futuro continuerà ad assomigliare pateticamente al passato.
D.M.