Più passano i giorni e più si va avanti con gli interrogatori di quelle cloache piacentine in divisa e più sembra chiara la strategia difensiva.
Negano tutto, sono “ingenui e vanitosi”, naïf, bravi ragazzi, cadono dal pero, non sanno, non sapevano, non hanno visto, non hanno sentito, piangono, non credevano, gli è “caduto il mondo addosso”, ripiangono, non picchiavano loro ma erano i fermati a “cadere”, le trans obbligate a fare i servizietti in caserma mentono, vivevano in caserma perché “non avevamo soldi”, tengono famiglia, piangono ancora e così via, scivolando nell’abisso dello schifo ogni ora di più.
Sono fascisti difesi da fascisti, sono “poche e singole mele marce” di cui ne abbiamo intere casse piene, sono marci, bugiardi, criminali, violenti e stupidi.
Ma tentano di rifarsi una verginità da bravi ragazzi che, come i pinguini di Madagascar, sono solo “carini e coccolosi”.
A.G.