Negazionisti alla carbonara

Non vale la pena di scrivere un pezzo vero e proprio sul convegno in senato dei negazionisti del covid19, organizzato dal senatore leghista Armando Siri, un’occasione per fare politica pura travestita da congresso pseudoscientifico.

Ma riportiamo qualche perla, tanto per definire il livello becero e la disperazione di una parte di politica che cerca in tutti i modi di mettersi in mostra per non sprofondare nell’oblio della propria mancanza di contenuti.

Tra un “non siamo negazionisti, ma…” e un “la libertà di pensiero è a rischio” (eh???), ecco la sintesi di alcuni interventi:

• Andrea Bocelli (invitato non si sa a quale titolo): umiliato dalla quarantena, l’ho infranta; non conosco nessuno che sia stato in tetapia intensiva, quindi la cosa non puó essere tanto grave (livello analfabeta funzionale qualunquista).
• Paolo Becchi (filosofo sovranista, che solo a dirlo torce le budella): twitta “vado al convegno anticovid a Roma”, mezzora dopo si mette la mascherina per evitare la multa del capotreno giustamente incazzato (livello cuor di leone).
• Vittorio Sgarbi (caciarone informato di arte classica): formiamo una task force scientifica alternativa che dia supporto alla nostra posizione (ovvero troviamo medici compiacenti che abbiano voglia di visibilità, livello terrapiattista).
• Alberto Zangrillo (direttore dell’unità di terapia intensiva del San Raffaele di Milano): ribadisco che il covid è clinicamente inesistente (quel “clinicamente” dà un senso squisitamente tecnico alla frase e quindi pare inconfutabile, ma i numeri sui contagi dicono l’opposto; livello deontologia portami via).
• Michele Ainis (costituzionalista): non neghiamo sia in corso una pandemia mondiale (e allora cosa siete lì a fare?), ma è anticostituzionale utilizzare i decreti della presidenza del consiglio (quindi esistono per legge, ma sono vietati dalla costituzione? livello confusionale).
• Matteo Salvini (influencer): invitato più volte dai funzionari parlamentari ad indossare la mascherina, ha promesso di indossarla, salvo girarsi e sussurrare ridacchiando “tanto la mascherina non me la metto” (livello gnè gnè).

Come dicevo, non è un articolo, ognuno valuti per sè.

D.M.