Perché difendo Salvini e Senaldi.

Agguato a Salvini.

Cosi’ titola Libero riferendosi alla puntata di ieri di Di Martedì’.

Ne ho accennato in un brevissimo post oggi. Quella andata in onda ieri non è stata una puntata, ma un massacro.

La Concita De Gregorio e Gianrico Carofiglio hanno fatto letteralmente a pezzi il povero energumeno del Papeete che seguiva la valanga di parole con faccia ebete e annichilita.

Dopo che la De Gregorio ha ricordato che con i 49 milioni si potrebbe rinviare di un anno il taglio dei parlamentari, visto che il risparmio si aggira sui 50 milioni, dopo che Salvini ha candidamente dichiarato di avere speso tutti i milioni per propaganda elettorale, Carofiglio ha dato una lezione di politica e dialettica al “becero con la camicia verde” (come la tanto amata Fallaci definiva i leghisti).

L’ex magistrato parte dicendosi affascinato dalla tecnica argomentativa, anche se forse argomentativa non è il termine giusto, dice, del bullo del Papeete.

Una tecnica propagandistica mutuata da un manuale della destra americana e che consiste nel non rispondere mai, fare sbuffi e faccette e ripetere ossessivamente i soliti quattro slogan, a prescindere dall’argomento in questione.

Quattro minuti di monologo che devono essere sembrati quattro ore al capitano di acqua dolce che hanno avuto il loro culmine, a mio parere, quando è stata spiegata la sua “immaturità politica”.

Nel mezzo, botte da orbi, davvero sberle belle secche che lo hanno annullato, umiliato disintegrato, roba che neanche Thanos schioccando le dita.

È passato dal suo “vittimismo politico” elevato ad arte al suo “garantire per gli indagati della Lega” (i commercialisti n.d.r.), dagli slogan urlati al sottolineare che urlare la propria o altrui innocenza a processo in corso o da iniziare è tipico di chi commette atti criminali fino a rinfacciargli le non risposte alle tante domande sulle assenze da ministro, sui fondi neri, sulle indagini e sui processi.

Uno spettacolo pirotecnico.

E allora, perché difendi Salvini e Senaldi?

Li difendo perché hanno ragione, li difendo perché è stato a tutti gli effetti un agguato a Salvini.

Una giornalista bravissima e preparatissima ed uno scrittore ed ex magistrato altrettanto bravo e capace contro Salvini.

È stata circonvenzione di incapace.

Ecco perchè difendo Salvini e Senaldi.

A.G.

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