Vi avevo promesso un riassunto della puntata di ieri di report, ma riassumere la montagna di notizie inquietanti saltata fuori è dura.
Partiamo dal governatore della Lombardia, in questi giorni impegnatissimo a salvare il salvabile della sua regione.
Tra divieti di comprare alcol al supermercato dopo le 18 e coprifuoco dalle 23 alle 5, in combutta con Sala, sembra ci stia capendo poco e prendendo restrizioni placebo che poco hanno a che fare col nocciolo del problema, ma molto con la propaganda.
I vaccini continuano a non esserci, medici e infermieri scarseggiano e l’ospedale in Fiera non può essere aperto e anche a camici siamo messi male.
A proposito di camici, secondo Report (che difficilmente, per non dire mai, sbaglia), dietro all’affare col cognato ci sarebbe un sistema di potere che da anni avvolgerebbe la Regione Lombardia: appalti truccati, nomine pilotate e infiltrazione della ‘ndrangheta.
A peggiorare una situazione di per sé già terribile ci sarebbe una sorta di uomo-ombra, un consigliere occulto onnipotente, tale Nino Caianiello che, sempre secondo Report, è considerato dai PM il regista della nuova Tangentopoli lombarda.
Questo personaggio ha chiaramente detto nell’intervista rilasciata al giornalista (mi pare fosse l’ottimo Giorgio Mottola) che Fontana è una specie di uomo immagine senza peli poteri decisionali e che i voti della ’Ndrangheta servono per vincere.
Ma il malcostume, o l’apparato illegale, leghista non si ferma a Fontana.
Infatti pare che la moglie e la cognata di Giorgetti, da molti considerato il successore del Kapitanohhh, hanno avuto il loro maneggio all’interno dell’Ippodromo di Varese.
Il problema nasce dal fatto che, sembra, che “il maneggio non era autorizzato e per l’uso dell’ippodromo comunale non hanno pagato nemmeno un euro.”
Regalie, favoritismi, parentopoli, corruzioni, rapporti con le mafie, appalti…c’è di tutto, ma davvero di tutto dietro al sole padano.
Infine, ma questo lo scopriremo meglio settimana prossima, hanno intervistato Salvini in persona, tirato in ballo da persone molto vicine, per bonifici per la sua campagna elettorale di 350mila euro a botta provenienti da società bahamensi con sede in Svizzera (i famosi commercialisti e revisori contabili alla camera della Lega).
Messo alle strette, bofonchia con faccia ebete di “credere nella magistratura” in evidente imbarazzo.
Ci sarebbe molto di più, ma vi avevo promesso un sunto. Metto il link della trasmissione tra i commenti (guadatevela se l’avete persa) e non vedo l’ora che sia lunedì prossimo per gustarmi il seguito.
Quello che emerge chiaro, cristallino e solare è la radicata rete di azioni criminali o presunte tali (saranno i giudici a decidere) che avvolge la lega tutta come una fitta nebbia novembrina.
A.G.
https://www.rai.it/programmi/report/inchieste/Mogli-camici-e-cavalli-dei-paesi-tuoi–0b7f8a90-9958-4fab-a3b6-47ce512554cb.html?fbclid=IwAR3s9WnhJzIkOv8b6_bDjNrB-lCoQIybwFlilYOCR8UUQKXAqPU5IzImTOQ