Tra poche settimane si concluderanno le elezioni USA e sapremo chi sará il prossimo Presidente alla Casa Bianca.
Da una parte abbiamo un plutocrate, espressione delle lobby, degli affari spregiudicati, gradasso e improvvisato della politica, che grazie alla potenza economica è potuto partire direttamente dal gradino più alto del podio.
Dall’altro un professionista della politica, senatore per 36 anni, vicepresidente di Obama per 8, espressione della classe media che fatica ad arrivare a fine mese.
Basterebbe già questo a sancire un pronostico ovvio, se intelligenza e buon senso fossero appannaggio di tutti, cosa che purtroppo non è.
Rimane quindi, come sempre del resto, una competizione sul filo di lana, nonostante i sondaggi diano Biden saldamente in testa, fattore relativo considerati gli elaborati meccanismi elettorali statunitensi.
Ma c’è dell’altro.
C’è che The Donald ha dato prova negli ultimi quattro anni di essere chiaramente una testa calda, un impulsivo, un impreparato.
Si scava la fossa da solo a colpi di tweet fuori controllo, non prende decisioni perchè passa il tempo a decidere di chi si puó fidare, continua ad assumere e a cacciare collaboratori e consiglieri affinchè colmino l’immenso vuoto di competenze che uno nella sua posizione non dovrebbe mai avere.
Non è in grado di decidere autonomamente, ma essendo un bullo aggressivo per palese indole, si lascia plagiare dai numerosi falchi che gli svolazzano attorno per tutelare interessi personali e di gruppi di pressione, i quali dal canto loro hanno vita facile, potendo fare facilmente leva sulle sue debolezze intellettuali di stampo smargiasso.
È evidente che un simile individuo, il quale ha giá dichiarato che in caso di debacle non accetterá la sconfitta (un atto solitamente rituale), che ha fatto degenerare in rissa da bar i dibattiti presidenziali, che ha mentito numerose volte in veste di Presidente, dovrebbe essere rispedito nel grattacielo che porta il suo nome a godersi i miliardi fatti in modo quantomeno discutibile.
In un mondo come quello contemporaneo – dove regnano i trump e i bolsonari, che brucia di rivolte ai soprusi razziali – un tizio solido e perbene, esperto e competente, moderato e consapevole come Joe Biden rappresenta una benedizione.
E un antidoto a quell’idea che l’America sia un paese straordinario, proprio perchè anche un inetto pieni di conflitti di interesse come Trump puó diventare Presidente.
A me ‘sta cosa sembra come la corazzata Potiomkin: una cagata pazzesca.
D.M.