
Ieri sera, negli USA (la notte scorsa per noi europei), Trump ha rilasciato una lunghissima dichiarazione spontanea in cui ha sostenuto talmente tante falsità, che alcuni dei canali nazionali che la stavano trasmettendo hanno interrotto la diretta, non senza sdegno dei conduttori in studio, mentre gli altri canali rimasti in collegamento hanno bloccato in sovrimpressione una scritta a caratteri cubitali che dichiarava che Trump non avesse alcuna prova delle gravi affermazioni che stava facendo.
Tra vittorie millantate e allusioni a presunti “voti illegali”, Donaldone nostro ha accusato i dem di aver truccato le elezioni, specie negli stati a guida repubblicana (vai a capire…).
Uno dei massimi esponenti del celodurismo mondiale, oggi autoribattezzatisi sovranisti, sta cercando in ogni modo di fare l’unica cosa che gli riesce: dare spettacolo sbraitando sul piccolo schermo.
Solo che qui lo spettacolo che sta esaltando, pietoso in veritá, è quello di una sua probabile sconfitta.
Come il figlio di papà che è sempre stato accusato di essere, Trump si rotola per terra disperato, vuole la mamma e il suo giochino restituito.
Lo spoglio non è ancora terminato, ma una certezza l’abbiamo: la politica internazionale non ha bisogno di gente così, servono statura e capacità, a prescindere dal conto in banca.
Sarà Joe Biden, detto lo sveglione, a riportare la situazione su binari adeguati?
Non lo so, ma in confronto al parrucchino arancione Sleepy Joe mi sembra un gigante.
D.M.