Detto fatto

Mi sono chiesto se fosse il caso di scrivere qualcosa sulla ignobile scenetta andata in onda  su “Detto fatto”, programma a me sconosciuto ,fino a ieri, di Rai2.

Per chi non lo avesse letto o visto (video nei commenti), una figona con mini minigonna e tacco 12 ci spiega come fare la figona tra le scamorze e l’anatra wc.

Tira in fuori il culo, inarca la schiena, piega la gamba, ma si premura di farci sapere di non aprire le cosce quando si prona a prendere una confezione di asciugoni regina.

Una roba talmente svilente che sarebbe stata difficile da immaginare perfino durante l’età del bronzo.

Una scenetta così avvilente che non si vedeva dai tempi di Salvini ubriaco sul palco con la bambola gonfiabile.

Uno schifo della tv pubblica a ridosso della giornata contro la violenza sulle donne che pareggia i deliri machisti di quel neanderthaliano a cazzo duro di Feltri.

Una donna ridotta a prodotto da scaffale.

Il programma pare sia stato temporaneamente sospeso e la conduttrice si è profusa in scuse (chiedo scusa per quel siparietto, ho sempre combattuto per le donne), ma il problema di fondo non è la scenetta in sé o gli “autori” imbecilli.

Il vero problema è stato mandarlo in onda senza neanche avere il dubbio che una merda simile potesse essere un filino retrograda, di cattivo gusto e improponibile nel 2020.

Il dramma è che sia stato giudicato divertente e godibile.

Il punto è sempre lo stesso, l’idea del ruolo della donna “consumabile” come i surgelati del supermercato.

Ecco, mi sono chiesto se fosse il caso di scrivere qualcosa e l’ho fatto. 

Anzi, detto fatto.

A.G.