La forza delle immagini

Immaginate se per Rodney King non ci fossero state immagini amatoriali del pestaggio.

O per George Floyd.

O al G8 di Genova.

O per il musicista picchiato dai poliziotti a Parigi.

O per Riccardo Magherini a Firenze.

O i video di denuncia di soprusi, violenze e pestaggi dal mondo.

La lista è lunga, infinita direi.

Ecco, immaginate se tutte questi video “rubati” o diffuse da camere di sorveglianza o di servizio sparissero o non fossero mai esistiti.

Avremmo un mondo ancora più ingiusto di quello che già è.

Avremmo un mondo di censura (mi scuserà Mattia Feltri se uso il termine impropriamente) e in balia della repressione e del libero omicidio di una moltitudine numerosissima di “poche mele marce” all’interno delle forze dell’ordine.

Adesso pensate se questi video esistessero, ma fossero vietati tramite repressione legislativa dai governi.

Un mondo che sarebbe molto diverso da quello che conosciamo, un mondo dove i Floyd, i Magherini, i ragazzi di tutto il mondo non avrebbero mai avuto voce o giustizia e dove le lotte per la libertà e la verità non sarebbero avvenute.

Un’inaccettabile bavaglio, o, meglio, bendaggio, alla Verità, alla Giustizia, alla Realtà che sfocerebbe in una impunità ancora maggiore della già inaccettabile impunità che le forze dell’ordine hanno.

Un mondo cieco e sordo, sottomesso e zitto, vessato e vittima impotente.

Un rovesciamento dello stato democratico e di diritto a favore di uno stato di picchiatori, di polizia, di manganelli e olio di ricino.

Per questo, ieri, quasi mezzo milione di persone sono scese in piazza in tutta la Francia.

Per protestare contro l’articolo 24 del nuovo decreto sicurezza che vieta la ripresa e la diffusione di foto e video ai poliziotti in azione. Pena, una multa fino a 45 mila euro e un anno di carcere.

In Italia Salvini stava tentando una strada simile attraverso i decreti (in)sicurezza con il divieto di manifestare (vietare il dissenso, le parole) e chissà cos’altro se non si fosse dimesso.

Dopo le parole, il popolo ha una seconda forza esplosiva che non deve essere mai toccata.

La forza delle immagini.

A.G.

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