Il più disagiato tra i disagiati

Oggi vi parlo di uno dei più grandi disagiati che le storia recente ci ha lasciato.

Parlerò di questo semi-sconosciuto come di un prototipo alpha, come di un esempio di come i social abbiano davvero creato legioni di imbecilli con grande seguito e che speculano su questo grande seguito.

Si chiama Sandro Torella, attore (addirittura una comparsa in una serie televisiva chiamata “Beauty Center” con Eva Grimaldi o l’imprescindibile spettacolo scritto e diretto da lui “fanculo il PIL”) e direttore artistico del teatro Duse di Roma, un loculo di 52 posti.

Faccia da prendere a schiaffi, smorfiettine e faccette, è diventato idolo di complottisti e negazionisti grazie ad odiosi video in cui prende per il culo, appunto, con le smorfiette, medici, politici, scienziati e così via.

Come detto, diventa una specie di social-idolo per analfabeti, tanto da essere addirittura invitato come relatore a “salotto delle opinioni” diretta Facebook della pagina “Noi con Trump” insieme ad un falso psicologo, tale dott. Andrea Tosatto e due dei promotori della pagina.

Come esempio vi illustro brevemente la sua invettiva contro la dott.ssa Ilaria Capua che spiegava come Trump (non vi metto il link per non dargli visibilità, ma lo trovate facilmente, se avete fegato), e non solo, si sono potuti permettere una cura molto efficace, ma estremamente costosa, contro il Covid (si parla di un milione di euro).

Dopo avere fatto sentire l’intervento della Capua, come detto sottolineato da sue faccette da odioso ed incapace attore di z-movie consumato, parte col suo pippone che si potrebbe riassumere con: “se fosse così avremmo potuto salvare tutti i 50mila morti (che lui, peraltro, nega) italiani perché sarebbe costato solo 5 miliardi e col recovery fund ne incassiamo 200.”

Così, a cazzo, senza tener conto che i soldi del recovery fund ancora non ci sono (e sono osteggiati proprio dai sovranisti che lui pubblicizza) e che, ammesso che arrivino, servirebbero per l’economia e sarebbero vincolati a quella. Tralasciando il fatto che per lui un milione di euro pare essere cifra irrisoria, anche se è contro alle mascherine e ai vaccini che costano pochi euro.

Insomma, senza farla lunga, ci troviamo di fronte ad un coglione stellare che però, e questo è il punto, non è solo e sfrutta l’ignoranza delle persone per arricchirsi.

Anticipo le critiche sul perché dare visibilità al nulla.

Parlo di lui che è esempio perfetto di come questi vuoti pneumatici e paraculi, siano, in primo luogo pericolosi per la società e, in secondo luogo, vermi che sfruttano la credulità popolare per arricchirsi sulla pelle dei disagiati, ergendosi al più disagiato tra i disagiati.

A.G.

18 commenti

  1. Madonna quanto odio

  2. Io conosco Sandro, so chi è.
    Gestiva -male- un teatrino dietro casa mia a San Lorenzo, Roma. È uno di quei personaggi un po’ outsider che non fa parte né della scena vip del teatro nazionale né di quella autogestita del teatro underground. Ho ammirato da parte sua il coraggio di mettersi in proprio, addossarsi tutto il rischio, affittare un teatro e cercare di fare attività senza rendere conto a nessuno. Purtroppo l’arte, il teatro, la vita è fatta di relazioni e anche di ascolto. Questa cosa lui non l’aveva capita quando, ingenuamente -ma anche con gran presunzione- ha pensato di ribaltare il teatro da solo, arrivando a mettere in scena -e lo vediamo nelle sue farneticazioni- solamente il suo rancore e il risentimento verso un mondo che non l’ha incluso né accettato.
    Forse, se quel mondo teatrale pubblico, accademico -quello che, per intenderci, vive di finanziamenti pubblici- fosse stato più inclusivo, oggi avremmo un Sandro Torella in meno a dire le cazzate che dice. Perché di questo si tratta quando parliamo di Trump e di tutto il complottismo paranoide che esplode oggi: del rancore degli esclusi, degli outsider e spesso degli ignoranti: gente che andrebbe presa per mano, aiutata, ascoltata, inclusa.

  3. Parole pesanti . Chissà perché ce l’ha tanto con lui….

    • Parlo di lui che è esempio perfetto di come questi vuoti pneumatici e paraculi, siano, in primo luogo pericolosi per la società e, in secondo luogo, vermi che sfruttano la credulità popolare per arricchirsi sulla pelle dei disagiati, ergendosi al più disagiato tra i disagiati.

    • Ha descritto la realtà delle cose. È uno stupido e come tale va trattato. Lui prende in giro la Capua (di cui non sono parente ma rispetto come donna e come studiosa) e io posso dire che le sue faccine sono da idiota. Non c’è cattiveria in questo.

  4. Odioso e ignorante, con un seguito di ignoranti peggio di lui. Un perfetto esemplare di quella parte di umanità di cui vergognarsi…

  5. Che brutta bestia l’invidia! Ho letto più cazzate in questo articolo che in tutta la mia vita! Il Dottor Torella è e rimane un grande professionista tu sei solo un idiota che scrive cavolate e spara inutili sentenze senza alcuna competenza e conoscenza! E gli idioti che commentano sono più deficienti di te! Vaccinatevi mi raccomando! Buon vaccino idioti!

  6. A.G….ma fatti furbo va

  7. Come dici tu non si dovrebbe dare spazio al nulla….ma allora perché ti fanno scrivere, disinformato e disinformante AG?

  8. La sig.ra Maria il 17 marzo ha espresso esattamente il mio pensiero. La satira unità alla verità ha sempre fatto molto male a chi non dice la verità.

  9. Marco Gallipoli

    Non difendo l’uomo o la sua modalità ma solo quello che tenta goffamente di dire e cioè che la situazione attuale vede contrapposti gli illuminati e i complottisti. Gli illuminati ovviamente pur non capendo nulla di scienza medica si fanno forti di certezze altrui e per altrui si intende una comunicazione governativa che segue una più ampia informazione europea. Pronti a stanare insieme a Figliuolo i dissidenti, ricordano molto i delatori di epoca fascista, c’è sempre lo spione quando il sistema decide di mettere al bando una categoria di cittadini. Vorrei ricordare a tutti però che la scienza di Stato non è sempre veritiera anzi spesso serve a giustificare semplici manovre, come la Terra piatta che oggi è sinonimo di coglionaggine ma in passato ci si andava in galera sostenendo il contrario.

  10. Torella per far ridere fa ridere ma non per il motivo che pensa lui.
    E’ sostanzialmente un fallito rancoroso col sistema il quale ha
    la colpa di non aver saputo apprezzare le qualità che si attribuisce da se.

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