Rho-mulus

Punto della situazione sull’epica impresa dell’ospedale in fiera, allestito in fretta e furia dalla regione lombardia e presentato in pompa magna dal terzetto delle meraviglie Bertolaso-Fontana-Gallera.

Piccolo riepilogo dei numeri:

  • costo: 26 milioni di euro
  • numero di pazienti ricoverati: 65
  • numero di pazienti totali visitati: 975 (poco più di 3 al giorno, in media)

Considerato che doveva essere il grande centro delle terapie intensive, tenacemente voluto dalla giunta lombarda per dare respiro agli ospedali di tutta Italia e trionfare sul piccolo schermo come i veri salvatori della patria, direi che si tratta di uno dei fiaschi più clamorosi nella storia di homo sapiens.

Questo accade anche e soprattutto per l’assenza di posti letto da terapia intensiva e per la carenza di personale specializzato in grado di farla funzionare.

Ma non finisce qui: ci sono gli effetti negativi collaterali.

Infatti, una struttura del genere necessita di personale sanitario, che è stato in questi mesi sostanzialemente precettato dalla regione attraverso pressioni indegne sugli ospedali e sulle strutture sanitarie, sottraendolo all’organico di ospedali realmente attivi e già di loro al collasso, come Como, Monza e Varese, che hanno dovuto a loro volta prelevare personale da piccoli ospedali, attivi capillarmente a livello locale, costringendoli a chiudere, privando così il territorio dei presidi necessari e riversando l’utenza nei suddetti ospedali, intasandoli ulteriormente e costringendo a sparpagliare i pazienti anche a centinaia di chilometri di distanza, in un sistema totalmente al collasso.

Se fossimo gente normale che vive in una paese normale, Bertolaso, Fontana e Gallera si dimetterebbero per manifesta incapacità, verrebbero processati per individuarne le responsabilità, che sono oggettive e sotto gli occhi di tutti, sostituiti da tecnici preparati, nella speranza di rappezzare la cosa il meglio possibile e soprattutto in fretta.

Invece siamo l’Italia, dove gente così resta al suo posto, dichiara di stare facendo sempre e comunque il meglio e di avere la coscienza pulita, mentre hanno attivamente controbuito a rendere ulteriormente un inferno una situazione pandemica già di per sè gravissima, solamente per motivi di bieca propaganda politica e populista, il tutto con uno spreco di risorse umane che potevano essere impiegate dove servono realmente e uno spreco enorme di soldi pubblici che potevano essere utilizzati per potenziare il personale con nuove assunzioni o distribuito alle famiglie in difficoltà come reddito di sostegno.

E sapete qual è il bello? Che si ricandideranno e verranno nuovamente votati ed eletti, perchè fondamentalmente qui nessuno è più in grado di leggere la bussola, si vota cazzo e la tessera elettorale vale quanto l’abbonamento allo stadio.

Sono stanco, incazzato, depresso e con un principio di rassegnazione: oggi la chiusa ad effetto non mi va di farla.

D.M.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.