Non solo Feltri

Pochi minuti fa stavo ascoltando Radio Number One, una cosa strana, perchè non ascolto mai la radio, ma piace tanto alla mia morosa.

Ad un certo punto, tra un brano e l’altro, c’è stato uno sketch di un paio di minuti tra i conduttori e un terzo personaggio, evidentemente un comico, una macchietta, che con tono simpaticamente alterato faceva la parte dell’indignato della politica e parlava di rimuovere i ministri dalle poltrone, forse ce l’aveva con i renziani, per via dell’ultima sparata del Matteone di destra (Renzi, Salvini è quello di estrema destra), ma non so, perchè non stavo seguendo.

La cosa che però ha attirato la mia attenzione è stato che ad un certo punto il personaggio recitante ha inanellato un filotto di insulti in tema body shaming nei confronti della ministra Bellanova, definendola “chiattona” e facendo battute sul genere che per rimuoverla dalla poltrona servirebbe uno strumento apposito, tipo gru o argano.

E giù i conduttori, ovviamente maschi, a ridere di gusto, andando dietro al bieco “comico”.

Credo che la cosa si commenti da sola: alle 9 di un qualsiasi giovedi mattina, una delle radio principali del paese manda messaggi lesivi della dignità delle persone, definendo un difetto grave e da perculare la mole fisica, in particolare riferiti ad una donna.

Questa cosa si chiama bullismo, non so chi siano i conduttori della trasmissione, nè il supposto comico, ma quelli sono bulli ignoranti, degni seguaci dello stile greve e riottoso di Littorio Feltri.

E sono gli stessi che nelle varie “giornate di” fanno i contriti, i partecipi, i solidali, come da indicazioni degli autori.

Solidali un cazzo: ignoranti di merda.

D.M.

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