Sarà un altro post (lungo) dove mi aspetto critiche feroci, lo premetto.
Dj 49milioni scrive:
“Augias contro la Calabria e i Calabresi. Di irrecuperabile c’è solo certa sinistra: vergogna!
P.s. Un pensiero alla cara, indimenticabile Jole Santelli.”
Augias parla della Calabria e dice: “terra perduta e irrecuperabile”. L’argomento è l’indagine che ha fatto emergere gravi collusioni tra la politica e la criminalità,“E’ la mia opinione personale, dunque vale poco, vale quello che vale, è un sentimento, non un’affermazione politica. Io ho il sentimento che la Calabria sia irrecuperabile.
L’ho visto anche in occasione delle ultime elezioni, avevano un candidato ottimo, un imprenditore calabrese, forte, che resta lì nonostante i rischi che corre, che dà lavoro: lo hanno escluso, hanno eletto un’altra persona che sfortunatamente è mancata”.
Augias ha proseguito: “Le inchieste di Gratteri vanno seguite con attenzione. Gratteri è calabrese, un altro uomo che è voluto restare in Calabria, fa una vita d’infermo, vive con quattro carabinieri intorno, quando va a zappare il suo piccolo orto la domenica ha quattro carabinieri agli angoli con i mitra, una vita che nessuno vorrebbe fare…”.
Io penso che Augias abbia totalmente ragione per vari motivi.
Prima di tutto sottolinea le collusioni politiche che io stesso ho sottolineato molteplici volte e che, per dirne una, coinvolgono la Lega in modo profondo. Quindi, è evidente, Augias sposta subito l’attenzione sull’ovvio, cioè sul fatto che sia la politica a beneficiare della criminalità organizzata e viceversa, in una osmosi decennale e diuturna di reciproca convenienza.
Poi, con l’accenno, sacrosanto, al voto non fa che palesare un fatto lapalissiano e cioè che, laddove la mafia è tessuto sociale, i voti sono pilotati.
Voglio essere chiaro, non è la destra sul banco degli imputati, è la politica tutta, sinistra compresa, totalmente trasversale.
Il discorso si allarga a tutto il sud e buona parte del centro nord, arrivando all’Europa e al mondo, dove le mafie la fanno da padrone, ancora e sempre, grazie a connivenze note e documentate (Report e molti altri).
Una chiusa finale sulle persone che le mafie le combattono e sono costrette a vivere da schifo mentre, come sappiamo, alcuni superlatitanti sono lasciati scentemente e tatticamente liberi o, di contro, alcuni giudici (Borsellino, vero Salvini?) accompagnati alla morte, fa da corollario alla analisi di Augias.
Concludo, il post di quello che fa i selfie coi boss e i fogli dei boss è la solita merda perché non solo è ipocritamente moralista, non solo fa il solito meme del cazzo senza senso, non solo dimentica delle dichiarazioni ignobili e delle ruberie e collusioni sue e dei suoi sgherri, ma dimentica la cosa più importante. Stare zitto.
Odio questo falso perbenismo, questo benpensare un tanto al chilo, questa ipocrita gara a dragare consensi della idiota massa.
Andate a fare in culo.
A.G.