Per aspera, ad astra(zeneca)

Il blocco della somministrazione del vaccino Astrazeneca, al centro di una vera e propria crisi di panico collettiva, è un problema di impreparazione e inadeguatezza politica, mista al dissennato allarmismo che ormai gli organi di stampa hanno assunto, da totali incoscienti, come unica ragione d’essere.

Riepiloghiamo i fatti, schematicamente:

  • in Europa ci sono stati dei casi di trombosi venose letali in persone che avevano ricevuto il vaccino prodotto da Astrazeneca
  • siti di disinformazione e alcune testate nazionali europee hanno iniziato ad indicare il vaccino Astrazeneca come rischioso per l’incolumità di chi si vaccina
  • la Danimarca, in modo assolutamente incomprensibile e a seguito di un unico caso, ha deciso il ritiro del lotto da cui proveniva la fiala del vaccino somministrato alla persona deceduta per trombosi
  • a ruota, altri stati europei hano imitato il governo danese, innescando un meccanismo perverso che rischia di bloccare a metà i cicli di vaccinazione (che sono divisi in due somministrazioni a distanza di tempo prestabilito) per milioni di persone e sprofondando i cittadini europei che hanno ricevuto la prima dose in uno stato di paura per la propria incolumità e incertezza sul tema della seconda dose.

Ecco, questo è un grandissimo e gravissimo casino, causato da un comportamento folle del governo danese, che senza motivo e con una decisione puramente politica, ha avallato le teorie cospirazioniste e fatto breccia nei meandri oscuri delle fobie di massa e che altri governi hanno imitato, terrorizzati dalle psicosi di massa dell’opinione pubblica.

La ministra della salute del Belgio Maggie De Block ha dichiarato che il comportamento della Danimarca è stato assolutamente incomprensibile e che il Belgio non ritirerà alcuna fiala di vaccino Astrazeneca, poichè nessun dato suggerisce di farlo.

La lucidità della ministra belga è un faro nella notte, perchè basa la proria affermazione su dei dati scientifici verificati e quindi incontrovertibili, che vi espongo:

  • il vaccino Astrazeneca, che ha superato tutti i criteri di valutazione per una corretta produzione del vaccino, è stato testato su 27.000 persone
  • gli eventuali effetti collaterali del vaccino in questione sono gli stessi confermati da tutte le strutture di somministrazione e controllo in Europa, ovvero mal di testa e febbre
  • i dati percentuali delle persone vaccinate che muoiono di trombosi sono gli stessi delle persone non vaccinate che muoiono di trombosi
  • non c’è alcuna correlazione osservata, nè documentata scientificamente, tra il vaccino Astrazeneca e le trombosi, nè qualsiasi altra patologia che non sia tra quelle sopra citate.

Il presidente dell’Aifa Giorgio Palù, alla luce dell’analisi di questi dati, ha fatto la seguente dichiarazione:

“Ingiustificato l’allarme sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca. Nessuna causalità è stata dimostrata tra i due eventi. Le attività di farmacovigilanza proseguono sia a livello nazionale che europeo in collaborazione con Ema, monitorando con attenzione possibili effetti avversi legati alla vaccinazione” e l’Aifa “rassicura fortemente i cittadini sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca per una ottimale adesione alla campagna vaccinale.”

In un momento storico per l’umanità, in cui il tempo è un bene preziosissimo, ne stiamo perdendo tantissimo a causa delle dinamiche malate che infettano le dinamiche nazionali occidentali.

Fortunatamente la cosa sta lentamente rientrando e potremo riprendere la campagna di vaccinazione come da programma, ma passando per delle forche caudine indotte di cui non si sentiva davvero il bisogno.

Sembra il destino di chi lotta davvero contro questa pandemia: ad astra, per aspera.

D.M.

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