Oggi ci sono state molte manifestazioni nelle piazze con anche scontri con la polizia.
Il tema è noto, è il #ioapro tanto caro alla estrema destra di Salvini e Meloni.
In piazza, oltre a tantissima gente disperata, a cui va tutta la mia vicinanza sincera, c’era CasaPound, la galassia nera, quel disagiato di Paragone e, per non farci mancare nulla, pure Sgarbi ha tenuto un mezzo comizio.
Il problema, che è banalmente ovvio, non è la giusta rabbia di persone comuni sfiancate e allo stremo, ma la vergognosa manipolazione di esse.
Come avvoltoi certi politici hanno fiutato l’odore del sangue ed esasperato gli animi.
Per i voti (Salvini e Meloni) o per esistere (CasaPound e Paragone).
Chi è in difficoltà, ovviamente, segue chi, a parole, gli sta accanto senza scrupoli di coscienza.
A parole non a caso, perché il cavaliere del #ioapro , lo Sciacallo di governo e opposizione, oggi non c’era, non ha fatto un solo post a favore, non ha detto una parola.
Eppure lo ricordiamo tutti solo poche settimane fa con la maglietta del logo di oggi.
Il populismo è questo, dire alla gente quello che la gente vuole sentirsi dire , senza avere soluzioni e senza spiegare il perché bisogna invece fare scelte difficili e dolorose, chi se ne fotte delle conseguenze degli altri.
Inoltre bisogna individuare il nemico, sempre.
Prima era Conte, ora è Speranza, ma non Draghi.
Questo perché, oltre a essere viscidi sono pure codardi (a parte la Meloni che, mi duole dirlo, è rimasta coerente nelle sue posizioni incoerenti).
E chi fa le spese di questi giochini sovranisti populiisti sono le persone comuni che seguono questi figuri per disperazione, come un bambino segue chi gli dà le caramelle e non chi gli spiega perché le caramelle fanno male.
A.G.