Mettetevi comodi che è lungo.
Allora, Fedez viene invitato al concerto del 1mo maggio però, viste le recenti critiche alla Lega soprattutto in tema di Ddl Zan, la Rai pensa bene di fare una chiamata al cantante chiedendogli di non parlare di certi temi e di non fare nomi perchè “il contesto è inopportuno”.
E i nomi e i temi di cui Fedez ha parlato, fregandosene dell’avvertimento (non censurano, avvertono) sono i seguenti:
Ostellari (Lega) è il presidente della commissione commissione per il Ddl San nonché, essendo stato votato, il relatore ed è colui che lo sta bloccando nei fatti.
Cita la Lega come esempio di apertura mentale e tolleranza, infatti snocciola una piccola parte di dichiarazioni dei leghisti
- “Se avessi un figlio gay lo brucerei nel forno” De Paoli, Lega Liguria
- “I gay inizino a comportarsi come persone normali” Rinaldi, Lega Reggio Emilia
- “Gay aberrazioni della natura” Lepore e Bastoni (in due hanno partorito questa perla, che da soli non ce la facevano) consiglieri regionali Lega
- “I gay sono una sciagura per la riproduzione della specie” Zelger, Lega Verona
- “Il matrimonio gay porta all’estinzione della razza” Conosceva, Lega
- “Fanno le iniezioni ai bambini per farli diventare gay” la signora Livigni, candidata Lega.
Poi continua dicendo che “Ostellari e la Lega hanno detto che ci sono altre priorità in questo momento di pandemia rispetto al ddl Zan, e allora vediamole queste priorità.
Il Senato non ha avuto tempo per il ddl ZAN perché doveva discutere l’etichettatura del vino, la riorganizzazione del Coni, l’indennità di bilinguismo ai poliziotti di Bolzano e per non farsi mancare nulla il reintegro del vitalizio di Formigoni.
Quindi secondo Ostellari probabilmente il diritto al vitalizio di Formigoni è più importante della tutela dei diritti di tutti, e di persone che vengono quotidianamente discriminate fino alla violenza.
Ma a proposito di diritto alla vita, il presidente dell’associazione Pro-vita, l’ultracattolico e antiabortista Jacopo Coghe amicone del leghista Pillon in questi mesi è stato la prima voce a sollevarsi contro il ddl zan. L’antiabortista non si è accorto però che il Vaticano ha investito più di 20 milioni di euro in un’azienda farmaceutica che produce la pillola del giorno dopo.
Quindi cari antiabortisti, caro Pillon, purtroppo avete perso troppo tempo a cercare il nemico fuori, e non vi siete accorti che il nemico ce l’avevate in casa. Che brutta storia.”
Botte da orbi.
E, secondo la Capitani, vicedirettrice di Rai3, mica canale5, queste frasi erano “fuori contesto” in un concerto in cui si parla sì di lavoro, ma anche di diritti e sociale, e quindi era meglio evitare di “fare nomi”.
La Rai è lottizzata, e lo sappiamo, la Lega fa pressioni fortissime sia contro lo Zan sia contro chi critica il loro partito.
È la solita storia del potere che si dimostra ancora una volta cannibale e si nutre di se stesso, “ammucchiato in discesa a difesa della sua celebrazione”.
Ma qui abbiamo una persona, anzi una coppia, i Ferragnez (che io, soprattuto Chiara Ferragni avevo anche criticato un paio d’anni fa, ma mi sono ricreduto molto, dicono sempre cose giuste, condivisibili, usano il loro potere mediatico per veicolare messaggi precisi sociali e di tolleranza. Bravi!) che a discapito di un potenziale cliente come è la Rai antepone i propri pensieri e il coraggio di esporli.
Fanno quello che una sinistra distopica, cloroformizza, nulla, morta, non fa da anni.
Eh, ma loro hanno soldi, potere, visibilità, mi direte.
Si, beh, anche il PD li ha ma preferisce l’inciucio, il silenzio, l’ammiccamento, la poltrona sicura e riscaldata.
Ma torniamo alla Lega e alle reazioni alle bordate di Fedez.
Salvini non trova meglio da fare che, con insulso paternalismo, “invitarlo a bere un caffè”.
Pillon delira e parla delle scarpe di Fedez con simboli satanici e sangue umano.
La Lega pagina ufficiale dice che le scarpe che vende Fedez costano caro…
Questo… il nulla sia morale che sociale che politico, questo sono i leghisti.
Diceva bene uno che di censure ne ha subite assai: “E se tu la credevi vendetta
il fosforo di guardia
segnalava la tua urgenza di potere
mentre ti emozionavi nel ruolo più eccitante della legge
quello che non protegge
la parte del boia”
E ai leghisti riesce solo questo, fare la parte del boia.
A.G.
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