Il nero da giardino

Ultimamente Dj Pistola ha ripreso una sua vecchia tattica per far sembrare che non è razzista: il nero da giardino.

Qualche giorno fa ha postato una foto sua e, penso, di un venditore ambulante, tale Okiriko detto Valentino, tessendone le lodi perché “in Italia da tanto con la famiglia e lavora”.

Anche Salvini è in Italia Da tanto, ma non lavora e posta a cazzo.

Poi ieri fa un capolavoro di supercazzola insieme a Libero su Khaby Lame, il ragazzo diventato famoso su Instagram, dicendo che “non vuole lo ius soli e quindi viene insultato dalla sinistra”.

A parte che non risultano insulti, Khaby Lame ha detto questo:

La questione della cittadinanza lo fa arrabbiare?

«No, perché io sono italiano, mi ci sono sempre sentito. Non lo dico solo io. Leggo: “Khaby, l’italiano più seguito al mondo”. Allora mi dico: vedi, sono italiano, non mi serve un foglio di carta per saperlo».

Però non avere la cittadinanza toglie diritti.

«Sì, per esempio non posso andare facilmente negli Stati Uniti e ci vorrei andare tanto. Ma solo ora che sono diventato famoso pensano alla mia cittadinanza, prima non importava a nessuno».

In pratica dice l’esatto contrario, cioè che la questione è talmente stupida da non essere neanche una “questione”, infatti essendo nato qui si sente già italiano, ma il non avere la cittadinanza è un problema burocratico.

Aggiunge, giustamente, che la politica si accorge di lui solo ora che è famoso e lo usa per questo.

Come ha fatto Dj Kabul nel post.

Penso inoltre che il suo amicone da spiaggia Okiriko la cittadinanza la vorrebbe eccome, per lui e la sua famiglia.

Ma del tema e della integrazione a Salvini fotte sega, anzi, la schifa proprio.

Perché è razzista e usa le persone di colore come orpelli elettorali, come neri da giardino.

A.G.

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